1)
Dizion. 5° Ed. .
CONCUBITO.
Apri Voce completa
pag.364
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CONCUBITO. Definiz: | Sost. masc. Il giacersi insieme l'uomo e la donna; Commercio carnale: e per estensione riferiscesi talvolta anche ad animali. |
Dal lat. concubitus. – Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 2, 59: E perocchè Iuppiter era nobile, e 'l concubito ingiurioso, sì nacque Elena, per la quale la discordia di Troia fu incominciata. |
Esempio: | Firenz. Pros. 2, 142: Riempirebbono col mio generoso concubito la mandria di molte bellissime mule. |
Esempio: | Segn. B. Polit. volg. 64: È ancor disconvenevole agli introduttori di questa simil communità, l'aver proibito solamente il concubito infra gli innamorati, e l'amor venereo non aver proibito. | Esempio: | Car. Eneid. 1, 43: Se ne sentia nel cor profondamente Or di Pari il giudicio, or l'arroganza D'Antigone, il concubito d'Elettra, Lo scorno d'Ebe. | Esempio: | Condiv. Vit. Buonarr. 36: Principiò un quadrone da sala, rappresentando il concubito del Cigno con Leda, ed appresso, il parto dell'uova, di che nacquero Castore e Polluce. |
Definiz: | § Quindi Concubito vago, vale Il congiungimento di uomo con donne diverse, o di una donna con diversi uomini. Oggi più comunemente Venere vaga. – | Esempio: | Cocch. Matrim. 6: Oltre i molti mali morali che accompagnano la libertà del vago concubito, considerabile ancora è quell'orribile malattia che perciò si chiama venerea. |
|