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ONORANZA.
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ONORANZA.
Definiz: Sost. femm. L'onorare, Onore reso ad alcuno. ‒
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 21: Qual om porria stimare La pessima arroganza.... De' principi, baroni e cavalieri, Che voglion dimostrare Di volere onoranza, E sotto tal sembianza Vivon tiranni dispietati e feri?
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 33: Nè il grande Ottavio, nè chi seco giostra Di par, Antonio, in più onoranza saglia Pei gesti suoi.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 180: Dell'onoranza e della estimazion di se stesso.... poco o niente si mostrò vago.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 529: L'una (parte della superbia) fa che l'uomo desideri le onoranze e le dignità più che non meritano d'esser desiderate: l'altra ec.
Esempio: Tomm. Evang. Not. 255 Not.: Non mai permise Gesù queste solenni onoranze, se non nell'andare alla passione e alla morte.
Definiz: § I. In senso particolare, si usa comunemente per Dimostrazione di onore pubblicamente fatta per riconoscere il merito singolare di una persona; o semplicemente come Atto di omaggio a persona costituita in dignità; ed anche, Ciò che serve come segno di tale onore. ‒
Esempio: Dant. Conv. 396: Che fanno queste onoranze che rimangono degli antichi, se per colui che di quelle si vuole ammantare, male si vive?
Esempio: Plut. Vit. 93: Ciascuno cercava che onoranza e che officio e che signoria gli potesson dare in ricompensazione delle sue cortesie.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 39: Gli antichi Romani.... costituirono, per coloro che in guerra avessero un cittadino salvato, una particolare onoranza; la qual fu d'una ghirlanda di leccio, o di quercia, o d'eschio.
Esempio: Lambr. Elog. 123: Tutto era disposto, quando la sospettosa polizia, che non permette i liberi omaggi perchè teme i liberi lamenti, vietò l'onoranza.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 149: Ha la Germania di recente eretto presso Ratisbona ai grandi uomini che in lei nacquero un molto nobile monumento...; i nomi di quelli che ivi ebbero onoranza ti danno la vita del popolo dei Tedeschi tutta quant'è da' suoi primordj.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 110: Ed è questa l'unica onoranza che fosse renduta al benemerito cittadino, non essendosi mai innalzato nella cattedrale quel monumento che pure gli fu decretato.
Definiz: § II. E per Dimostrazione d'onore in occasione d'esequie: usato spesso nella maniera Fare onoranza, o l'onoranza. ‒
Esempio: Morell. Cron. 334: Il corpo si ripose.... in Santa Croce nella sepoltura nostra nell'andito degli uomini, e con quella onoranza si potè fare, non passando l'ordine.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 502: Per ensino a oggi non s'è fatto l'onoranza di Pandolfo.
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 46: Vedendo portare uno morto ottimamente vestito, seguitai l'onoranza dell'esequie per vedere ove fusse posto.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 23 t.: Non ebbe onde si facessero le spese del mortorio, sì che la sua onoranza fu fatta dal publico.
Esempio: Car. Eneid. 11, 125: Gli fa gir legati Con le man dietro i destinati a morte Per onoranza del funereo rogo.
Esempio: E Car. Lett. fam. 1, 343: Io non veggo a che possa più servire per ora la mia venuta a Roma, non avendo tempo di comparire nè anco all'onoranza del corpo (del morto padrone).
Esempio: Deput. Decam. 84: Come già Onoranza, che dal general suo significato si era appropiata a' mortorj, e di essi s'intendea dicendosi senz'altro Fare onoranza, che era con certe pompe e cirimonie speziali.
Esempio: Dav. Tac. 1, 203: Tiberio.... per lettera si scusò co' padri che non era venuto all'onoranze di sua madre per li molti negozj.
Definiz: § III. Si disse per Pubblica dimostrazione di magnificenza e di allegrezza fatta in occasione della venuta di principi o altri personaggi ragguardevoli. Onde Quei dell'onoranza, o Cittadini dell'onoranza, si dicevano in Firenze I cittadini deputati a provvedere per il ricevimento dei detti personaggi. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 406: Ne vedesti la sperienza ne' fatti di Lorenzo; e ora in questi dua catasti, che si diceva gli ponevano per fare l'onoranze a questi Signori che s'aspettano ora per San Giovanni.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 8: Venendo da Pisa (il papa), si posò al luogo d'Agnolo di Filippo Pandolfini, e stette quivi tanto, che si mettesse in punto l'onoranza sua.
Esempio: Camb. G. Ist. 1, 280: Que' de l'onoranza l'alogiorono (l'imperatore) a casa di Cosimo de' Medici e di Bernardetto, a spese del Comune.
Esempio: E Camb. G. Ist. appr.: In quel dì e' cittadini de l'onoranza parorono in S. Gallo mirabilmente con drappi d'oro e di seta ec.
Esempio: E Camb. G. Ist. 1, 290: Addì 3 di Maggio la Magnifica Signoria ordinò 5 cittadini sopra l'onoranza della ritornata dello 'nperadore.
Esempio: Nard. Stor. 1, 41: Fece la Signoria nuovi ambasciadori ad esso re di Francia per capitular con lui, soggiornando egli ancora in Signa, mentre che s'apparecchiava la onoranza per riceverlo nella città.
Definiz: § IV. Si usò anche a denotare Quelle cerimonie e feste che si solevano fare per solennizzare l'investitura o presa di possesso d'ufficj, dignità, e simili. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 154: L'Arcivescovo entrò en Firenze a dì 15, e non ha fatto niuna onoranza per ancora.
Esempio: Poliz. Pros. 76: Oggi facciamo l'onoranza al Piovano, e faròvi onore.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 112: E così [fece] molti stendardi e bandiere per quella entrata, e nella onoranza di molti cavalieri fatti da quel pontefice e da altri principi.
Definiz: § V. E figuratam. ‒
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 14: E dove hai tu veduto che d'altra stagione tanti doni l'aria e la terra insieme producano, che vaghe di rinnovellare anch'elle l'onoranza di Ferragosto, par che si sforzino in partorirgli?
Definiz: § VI. E per Assegno congiunto ad ufficio o grado onorevole di che alcuno sia rivestito; Onorario. ‒
Esempio: Nard. Stor. 1, 9: Volle bene quella plebe, che Salvestro de' Medici fusse fatto cavaliere, e che per la onoranza di quello grado gli fusse data l'entrata delle botteghe del ponte Vecchio.
Esempio: E Nard. Stor. 1, 452: Che a ciascuno degli dodici buoni uomini e alli sedici gonfalonieri delle compagnie del popolo si avesse a dare il mese un certo piccolo stipendio, e similmente a ciascuno dei signori, durante il loro ufficio, quasi come un salario o vero onoranza di quello magistrato.
Definiz: § VII. E per Tributo dovuto a un principe. ‒
Esempio: Giannott. Op. 1, 321: Tutti quelli censi, tutte quelle onoranze (che sono piccole cose) le quali sono obbligati dare all'imperatore, non fanno difficultà alcuna.