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COPIARE.
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COPIARE.
Definiz: Att. Riprodurre esattamente col mezzo della scrittura; Far la copia, Trascrivere. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 32: Molte altre scritture, memorie e croniche, v'avea, fatte per lo sopradetto scrittore, delle quali cose non mi curai di scrivere nè di copiare.
Esempio: Comp. Din. Cron. 33: La lettera venne, e io la vidi, e feci copiare.
Esempio: Rossel. Arezz. Son. 70 t.: Con ben mille ragioni io t'ho difeso, Le quai ti mando tutte chè le copi.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 48: Bisogna che V. S. ordini un che le venga a scrivere, perchè il giovine che copiava qui, serve ora in Palazzo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 407: O vero gli scrittori in copiando avesser potuto scambiare i nomi.
Esempio: Red. Lett. 1, 197: La mando a V. S. illustrissima inclusa, avendola fatta copiare di buona mano; e se, avanti ch'io serri la lettera, sarà copiata una frottola per ischerzo,... la manderò pur qui inclusa.
Esempio: Fag. Comm. 6, 21: Ma e la copia? Io non la vo' pagar di mio al giovane. F. La copiai io (l'informazione) per carità.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 71: Copiò pure in antico il bel testo Riccardi delle Vite de' Santi Padri.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 7: Compositore e mastro di cappella È un armeggione.... Avanti di compor fece il copista; Ma a forza di copiar la roba altrui S'è attaccata la scienza ancora a lui.
Definiz: § I. Per similit., Riprodurre, scrivendo, le parole stesse, oppure i concetti, le notizie o simili, di un altro autore, dissimulando la cosa. –
Esempio: Red. Lett. 2, 26: Se ne può vedere la figura... nel libro ch'egli scrisse, o per dir meglio copiò, degli animali marini crustacei.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 378: Parla delle terme pisane, ma tutto ciò ch'ei ne dice è ripetizione, in compendio, del già detto dal Savonarola, il quale copiò, come si è accennato, da Ugolino (qui assolutam.).
Esempio: Leopard. Pros. 2, 97: Diogene Laerzio le riferisce (le parole di Teofrasto), copiando... qualche scrittore più antico e più grave, com'è solito di fare.
Definiz: § II. Riferito ad opere d'arte, vale Riprodurre, Ritrarre, dall'originale. –
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 194: La tavola della Natività di Maria Vergine.... fu fatta copiare, e posta in suo luogo la copia, fu portato l'originale nella sagrestia.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 338: Costui fu singulare nel copiare l'opere degli eccellenti pittori moderni.
Definiz: § III. Ed altresì Ritrarre secondo l'esemplare che l'artista ha dinanzi. –
Esempio: Cellin. Pros. 230: Tutte le pitture che fanno questi virtuosissimi pittori, con grandissima sommessione le copiano dalla loro gran madre Scultura.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 340: Su le carte de' valenti scrittori rapportare in disegno visibile le invisibili fattezze dell'animo, copiando le vite de' meritevoli, cavate dal naturale, cioè dal vero (in questi es. per similit.).
Definiz: § IV. Per similit. dicesi per Imitare o soverchiamente o goffamente altrui in detti o in fatti. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 59: Vi siete voi misurato col Duca di Borgogna? Oh andate e misuratevi, e se le misure tornano, vi do licenza che lo copiate.
Definiz: § V. Neutr. pass. copiarsi Dicesi figuratam. per Ripetere cose dette o fatte da sè medesimo, Tenere i medesimi modi già altra volta tenuti. E dicesi specialmente di scrittori, artisti, e simili.
Definiz: § VI. Per similit., Copiarsi in alcuno, trovasi per Imitarne i detti, i fatti, i costumi, e simili; Modellarsi su quello. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 59: Taluno che pretende copiarsi in un uomo grande, si trova bene spesso col capo e co' piedi fuori del quadro.