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1) Dizion. 5° Ed. .
ESASPERARE.
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ESASPERARE.
Definiz: Att. Provocare a maltalento, a ira o odio, Rendere molto mal disposto verso di noi o altri, ovvero più sfavorevole o più avverso; Irritare, Inasprire.
Dal lat. esasperare. ‒
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 88: Or diremo noi che abbia lo spirito di Cristo colui, la cui mente è stracciata dagli odj, la superbia l'enfia, l'ira lo esaspera insino alla divisione della mente?
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 148: Pur, meglio riconsigliato, non gli parve da esasperarla col dirle così ad un tratto di no.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 375: E molto meno si poteva esasperarlo con negarsi, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 32: Giudicarono essere più sicuro il mitigarlo consentendo, che esasperarlo negando.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 20: Avrebbero giudicato essere meglio che il Pontefice non esasperasse, nè mettesse in necessità di gittarsi in braccio all'Imperatore il Duca di Ferrara.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 785: Affinch'elle non esasperassero chi si cercava d'addolcire.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 146: Manifesta cosa è che e' bisogna onorare ed osservare con ufficj la grandezza e la potestà, e non con ingiurie e brutte parole esasperarla.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Render più aspro, più fiero, più violento, e simili. ‒
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 680: Onde sarebbe contra la sua volontà, che si toccassero allora i dogmi per esasperar le discordie.
Definiz: § III. E riferito a pena, vale Rendere più crudo, più tormentoso, Aggravare duramente. ‒
Esempio: Legg. Tosc. 9, 70: Non intendendo con la presente legge di derogare allo Statuto,... dove viene esasperata la pena della morte a chi maneggia e si vale del denaro del pubblico, e fugge o non rende conto, con doversi strascicare a coda di mulo senza tavole al luogo del patibolo.
Definiz: § IV. E riferito a pratiche, negozj, condizione di cose, e simili, vale Rendere più difficile o malagevole a condursi, appianarsi, e simili, irritando gli animi di coloro con cui, o fra cui, si tratta; ma in questo senso non è oggi comune. ‒
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 44, 74: Desiderava [Lodovico Sforza] esserne aiutato con non esasperare, nè fare la cosa più difficile, che naturalmente si sia.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 48: Intanto v'esorto a non esasperare le cose più che tanto.
Definiz: § V. Si usò, riferito a persona, per Trattare aspramente, con durezza; Ammonire, o simili, con molta severità; Mortificare con parole. ‒
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 130: Onde, finito Iob il suo dire, questi tre amici l'uno dopo l'altro con molte reprensioni l'esasperarono.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 272: Li giusti e perfetti uomini debbono con dolcezza sopportare li difetti e le tentazioni delli prossimi, e non esasperargli e disperargli.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 280: Esasperando troppo quelli che hanno fallato, gli fanno cadere in odio ed in bugie, ed in altri mali assai.
Esempio: E Cavalc. Specch. Pecc. 100: La penitenzia vera costringe lo peccatore di sostenere ogni cosa aversa. Onde.... se è corretto, sì ne ringrazia; se è provocato, tace; se è esasperato ed offeso, sì serve e lusinga.
Definiz: § VI. Esasperare, riferiscesi, e più che altro nel linguaggio de' Medici, a organi del corpo, a parti malate e simili, e vale Renderne più grave lo stato morboso; Irritare. E riferito a mali, vale Far più intenso, più acuto; Esacerbare. ‒
Esempio: Domen. Plin. 987: Tengono poi che sia cosa temperatissima, la suddetta misura d'acqua temperarsi con otto bicchieri di sale, perchè in questo modo riscalda i nervi, e non esaspera il corpo.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 29: I carbonchi volevano esser trattati benignamente, non correr con precipizio al fuoco, perchè esasperandoli, il dolore cagionava una disperata morte.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 90: Ogni medicamento, quantunque ottimo inverso di sè, quando è rigettato dallo stomaco, non sana, anzi esaspera la malattia.
Esempio: Red. Lett. 2, 42: Il salprunella sempre esaspera le parti infiammate.
Esempio: E Red. Lett. 2, 438: Non si può sapere se questi [serviziali] possano esasperare le vene emorroidali.
Definiz: § VII. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 525: Questa piaga è poi ulcerata da due acutissime spine atte ad esasperare ogni per altro lieve puntura di spiacevole avvenimento.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 142: Ogni tentativo accresce il male, ogni medicamento lo esaspera.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. esasperarsi Commuoversi a sdegno, ira, e simili; ma non è comune. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 117: Quest'è sol la cagione ond'io mi esaspero Incontra 'l Cielo, anzi mi indrago e invipero.
Definiz: § IX. E per Divenire più intenso, più acuto, più violento, Esacerbarsi; detto di mali, o d'incomodi di salute. ‒
Esempio: Red. Lett. 1, 393: Solo si lamenta Vostra Signoria illustrissima di una poca di tosserella, che di quando in quando si esaspera.
Definiz: § X. Trovasi, conforme al senso proprio latino, per Divenire aspro, ruvido, scabro. ‒
Esempio: Salvin. Casaub. 23: Intorno al settimo anno della sua età, esser cominciato il davanti del capo, spuntando il corno, a esasperarsi.