Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LASSA
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LASSA.
Definiz: Sost. femm. Lunga e stretta striscia, per lo più di sovattolo, con la quale si tengono legati i cani da seguito: comunemente Guinzaglio.
Da lassare o lasciare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 30: Un can d'argento aver vuole Oliviero, Che giaccia, e che la lassa abbia sul dosso, Con un motto che dica: Fin che vegna: ec.
Esempio: Alam. L. Gir. 18, 90: In vece di corsieri ho cani intorno; E di lancia e di spada, ho lassa e corno.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 228: Chiamasi ancor lassa quel legame che il cacciatore tiene a' collari del cane per lassarlo alle fiere.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 7, 303: Della lassa e del dardo armo le mani.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 7, 304: Tendiam le reti e compartiam le lasse.
Definiz: § I. E per Striscia qualsiasi di cuoio o di sovattolo, usata a tenere checchessia. –
Esempio: Segner. Paneg. 2, 489: Funi, lasse, catene, spilli, rosette, tutto indifferentemente (san Luigi) ammetteva al sanguinoso macello, che ben tre volte, fra notte e dì, giunse a fare delle sue membra.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 336: Su la testa Un morïon gli pose aspro di pelle, Da molte lasse nell'interno tutto Saldamente frenato.
Esempio: E Mont. Iliad. 11, 48: Dallo scudo poscia Una gran lassa dipendea d'argento, Lungo la quale azzurro e sinuoso Serpe un drago a tre teste.
Definiz: § II. A lassa, detto del cane, e usato come aggiunto, vale Tenuto a guinzaglio, in modo però da poterlo all'uopo scioglier subito. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 320: Legare il toro allegro il corno lassa, E poi la segue come un cane a lassa.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 3, 78: Subito l'uno e l'altro il bosco sgombra Coi freschi veltri a lassa atti e leggieri.
Definiz: § III. Essere in una caccia più lasse, vale Esservi più cacciatori con i cani a lassa. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 228: Nel medesimo modo [si dice] essere state venti lasse in una caccia, quandochè vi siano stati venti cacciatori con i loro cani a lassa.
Definiz: § IV. Far lassa, vale Lasciare, Sciogliere, il cane dietro alla fiera, Sguinzagliarlo. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 228: E similmente [si dice] aver fatto quattro lasse, chi ha quattro volte lassato il cane alle fiere.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 79: Ma quei cacciator pratichi ed accorti, Per far lassa miglior, gli tengon (i veltri) forti.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 3, 80: Giammai nel volto all'animal cacciato, Quando incontro ti vien, non dei far lassa.
Definiz: § V. Stare a lassa, vale Aspettare in agguato la fiera, coi cani pronti ad essere sguinzagliati. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 228: Si dice stare a lassa colui che aspetta la fiera in un luogo fermo.