Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AULA.
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AULA.
Definiz: Sost. femm. Stanza o Sala di palagio o di reggia.
Dal grec. αὐλή, lat. aula. –
Esempio: Bocc. Teseid. 9, 79: E con più lieto viso e grazïoso Nell'aula tornò a rivedere Il suo diletto e 'l suo sommo piacere.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, Introd.: A me cui non si niega, Vuoi tra i consigli della plebe vili, O nell'aule de' principi segrete, Sicura penetrar senza contesa, Sarò da te sbandita?
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Poichè per grazia vuol che tu ti affronti Lo nostro Imperadore, anzi la morte, Nell'aula più segreta co' suoi Conti.
Definiz: § II. Usasi anche per quella Sala, ove si adunano i Magistrati, i Parlamenti, e simili.
Definiz: § III. E per Magione reale, Reggia. –
Esempio: Bocc. Teseid. 11, 30: Ogni parte era già piena di pianto; E già l'aula regia mugghïava, Tale che ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 11, 32: Quando gli Achivi in abito doglioso Entraron dentro all'aula piangente.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 253: Perch'avessi a veder l'aula tebana Priva della reina mia sorella.