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1) Dizion. 5° Ed. .
INTUIZIONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
INTUIZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'intuire, Visione mentale, riferito a idea, verità, e simili; ed altresì Potenza, o Facoltà, d'intuire: ma è Term., più che altro, del linguaggio filosofico. –
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 1, 341: L'intuizione continua dell'atto creativo co' suoi due termini è tutta la cognizione umana.
Esempio: E Giobert. Error. 1, 145: Quando si dice che l'intuizione contiene l'oggetto intuito, la frase è viziosa se non si piglia metaforicamente.
Esempio: E Giobert. Error. 1, 348: Come mai l'unione (del soggetto col predicato) si potrebbe fare da principio, se lo spirito non la ricevesse bella e fatta dall'oggetto delle sue intuizioni?
Esempio: Lambr. Elog. 11: A propugnare la quale (dottrina), a scoprirne la salutare efficacia in ogni complicazione di speciali casi fu ammirato come il Ricci avesse facilità, sicurezza, prontezza, che parevano, non argomentazione, ma intuizione di note verità.
Definiz: § I. Vale altresì Abilità naturale a scorgere il vero, Perspicacia di mente. –
Esempio: Capp. Pens. Educ. 330: Dal che deriva poi che le donne, dappiù di noi per la intuizione e sicurissime negli istinti, sieno forse meno educabili di noi in quanto spetta all'intelletto, e forse ancora quanto alla vita.
Definiz: § II. Term. de' Teologi. Visione beatifica della Divinità, Intuito soprannaturale.
Definiz: § III. Verità d'intuizione, dicesi Quella verità che si manifesta di per sè al pensiero, essendo dotata di intrinseca evidenza; e il suo opposto è Verità di riflessione.