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1) Dizion. 5° Ed. .
COLORE.
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COLORE.
Definiz: Sost. masc. Quella varia modificazione che la luce riceve principalmente riflettendosi dalla superficie de' corpi, e producendo per tal modo una varia impressione nell'organo visivo.
Dal lat. color. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Dolce color d'oriental zaffiro, Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dell'aer puro.
Esempio: Petr. Rim. 1, 10: Cade virtù dall'infiammate corna, Che veste il mondo di novel colore.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 3: Aveva già l'ottavo cielo d'azzurrino in color cilestro mutato tutto.
Esempio: E Bocc.Amet. 17: Alla quale [fronte] sottilissime ciglia, in forma d'arco non molto disgiunte, di colore stigio, sotto stare discerne.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 333: Tu, pittore, che vuoi ritrarre, tingi alquanto la pariete del tuo studio di bianco misto con nero, perchè bianco e nero non è colore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 88: Ogni sua stanza avea piena di velli Di lin, di seta, di coton, di lana, Tinti in varj colori e brutti e belli.
Esempio: Cellin. Pros. 51: Questo si era un diamante veramente di colore incarnato.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 13: Chi è nato cieco non sa concepire ciò ch'è il colore.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 70: Mentre va maturando [l'uva] perde il bianco, diventando gialla, ovvero di color d'ambra.
Definiz: § I. E per Quella materia o naturale o artificialmente composta che serve a tingere o a dipingere. –
Esempio: Senec. Pist. 404: Il dipintore avvisa incontanente i colori che bisognano per fare la sua dipintura.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 31: E sì mi do a intendere, che questo colore sia propia prieta, nata in luogo di grandi arsure di montagne; però ti dico sia color artificiato, ma non di archimia.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 53: Questo animale [il bertuccione], stando alcuna volta sul palco a vedere lavorare Buonamico, aveva posto mente a ogni cosa, nè levatogli mai gli occhi da dosso quando mescolava i colori.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 37, 1: Di questi colori, o, per meglio dire, di quegli de' quali i Pittori si servono, alcuni sono naturali (e questi sono per lo più terre), ed alcuni si fanno artificiosamente.
Definiz: § II. Colore riferiscesi al volto dell'uomo, in quanto manifesta salute o infermità. –
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 57: Ha sempre avuto [Michelagnolo] buon colore in volto.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 149: Di sì tristo colore e squallido aveano il volto, come mezzi cadaveri, che uscivano di que' sotterranei loro sepolcri e caverne.
Definiz: § III. Riferiscesi pure al volto dell'uomo, in quanto manifesta i varj affetti dell'animo. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Ed io, che del color mi fui accorto, Dissi: Come verrò, se tu paventi?
Esempio: E Dant. Inf. 9: Quel color che viltà di fuor mi pinse, Veggendo il Duca mio tornare in volta, Più tosto dentro il suo nuovo ristrinse.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Che poteva io ridir, se non I' vegno? Dissilo, alquanto del color cosperso, Che fa l'uom di perdon tal volta degno.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 26: E smarrisce il bel volto in un colore, Che non è pallidezza, ma candore.
Definiz: § IV. Quindi la maniera Farsi il volto di un dato colore, per Manifestare esso colore, Dipingersi di quello. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 120: E 'l viso di pietosi color farsi, Non so se vero o falso, mi parea.
Definiz: § V. E più comunemente detto di persona, Mutar colore, o, in modo enfatico, Farsi di più colori, o di mille colori, Mutarsi di più colori, o di mille colori o Diventare, di più colori, o di mille colori, usasi quando alcuno prova un gran turbamento d'animo, una gran confusione, la quale produce nel volto di lui una rapida mutazione di più colori. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 131: Allora Olibrio mutò colore della sua faccia, e adiratamente comandò ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 342: Come il piovano ode costui, si mutò di mille colori.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 358: Subito divenne di mille colori.
Esempio: Grazz. Pros. 127: Tostochè lo Scheggia sentì ricordare gli Otto, diventò nel viso di sei colori.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 2, 27: Il Seccaceci di mille colori Si fece, e disse: Anch'io ci son rimasto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 16: Mi si fa il viso di cento colori.
Definiz: § VI. E Non mutare colore o Non cambiar colore, o Non mutarsi di colore, per Essere imperturbabile, Non dare indizio nel volto di alcun turbamento. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 130: Bruto li guardò, e già non cambiò cera nè colore.
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 2, 27: E se nessun (alcuno) de' tua falli si spiega In corte o in piazza, e tu senta el romore, Niega pur destro, e non mutar colore.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 85: Il magnanimo Duce innanzi a tutti Stassi, e non muta nè color nè loco.
Definiz: § VII. Colore vale anche Veste o Abito colorato, in contrapposizione di Veste, Abito bianco o nero: però usasi solo nelle maniere Vestirsi di colore, o d'un colore, o Vestirsi in colori, per Indossare un abito colorato. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Donna m'apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Esempio: Stat. Part. Guelf. 19: A volontà de' signori Capitani si vestono d'uno colore, lo quale eleggeranno e vorranno li signori Capitani de la detta Parte.
Definiz: § VIII. Colori, vale poeticam. Pittura. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 15: Discopria lo splendor più cose belle E di scultura e di color, ch'intorno Il venerabil luogo aveano adorno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 58: La sala queste ed altre istorie molte, Che tutte saria lungo riferire, In varj e bei colori avea raccolte.
Definiz: § IX. E pur poeticam. per Fiori. –
Esempio: Dant. Purg. 28: Ella ridea dall'altra riva dritta, Traendo più color con le sue mani, Che l'alta terra senza seme gitta.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 310: E colà, dove odorosa Smalta l'erbe la viola, I color dolci cogliete.
Esempio: Marchett. Lucrez. 315: Cui la madre de' fior tutta cosparge La strada innanzi di color novelli, Bianchi, gialli, vermigli, azzurri e misti.
Definiz: § X. Colore usasi familiarmente come Designazione di parte o fazione politica: onde le maniere Essere di questo o di quel colore, ovvero Non essere di alcun colore o Non aver colore, che valgono Appartenere a questa o a quella fazione o seguitarne l'opinione, ovvero Non seguitarne risolutamente nessuna.
Definiz: § XI. Colore, figuratam., vale Artifizio, Finzione, Simulazione, ed anche Scusa, Pretesto, e talvolta Occasione o Ragione che dia plausibil motivo di far checchessia. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 48: E molti, che colore Pongon a scusa, e poi pur fanno e danno.
Esempio: Vill. G. 915: La faccia di detti invidiatori, che con tante arti, con tanti colori, adornati con somma ragione, noi provveduti e cauti ci rende ec.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 3, 4 t.: Acciò che voi abbiate colore di ciò parlare, di questa materia, sì vi manderemo speziale lettera sopra ciò.
Esempio: E Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 146: Che le dette parti non possino fare alcuna confederazione, lega,... nè alcuno contratto, o atto palese o secreto,... per alcuno modo, forma, ingegno, o sotto alcuno quesito colore ec.
Esempio: Machiav. Disc. 107: Ancora che il modo straordinario [di governare una cosa] per allora facesse bene, nondimeno lo esempio fa male; perchè si mette una usanza di rompere gli ordini per bene, che poi sotto quel colore si rompono per male.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 13: Quello magistrato (i Tribuni romani) fu forse di più danno che di utile, e almanco negli ultimi tempi fu instrumento e colore a chi volle turbare la republica.
Esempio: Cas. Pros. 2, 68: Nè cerco altro che giusto colore di poterlo fare.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 36: Lo vollero mandare a Ferrara, con questo colore, che considerasse il modo che 'l duca Alfonso aveva tenuto in munire e fortificare la sua città.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 200: Questa deliberazione.... fece dubitar molti ch'egli.... si fingesse malcontento,... per ingannar gli Ugonotti, e sotto colore d'amicizia e d'aiuto aprire la strada a' suoi alla oppressione ed alla distruzione de' sollevati.
Definiz: § XII. E pur figuratam., per Apparenza, Vista, Segno e simili. –
Esempio: Imit. Crist. 185: La grazia va semplicemente, e guardasi da ogni colore di male: non inganna niuno, ed ogni cosa adopera per Dio, nel quale finalmente si riposa.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 35: Del quale [Clearco] è puerile credere che ammazzassi gli ottimati per satisfare al populo,.... ma che avendogli sospetti e volendoli opprimere, dessi colore di farlo per compiacere al populo.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 127: Colore ancora di poca abilità.... darebbe il vedersi in uno spoglio ec.
Definiz: § XIII. E per Ornamenti, Figure e simili, rettorici o poetici. –
Esempio: Dant. Rim. 148: E maledico l'amorosa lima, C'ha pulito i miei detti, e i bei colori, Ch'io ho per voi trovati e messi in rima.
Esempio: But. Comm. Dant.: Lo strumento si pone per l'atto in che s'usa; ed è color rettorico, che si chiama dinominazione.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 226: Poetando e studiando di mescolarvi rettorichi colori, che dilettino gli orecchi, e non vadano al cuore.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 13: In ciascuna di queste parti si richiede eloquenzia, cioè pulito parlare, il quale principalmente si dimostra ne' colori.
Esempio: Tass. Dial. 1, 36: Non m'è paruta l'orazione del Tasso così nuda de gli ornamenti d'Atene, come voi me l'avevate figurata; perciochè alcuna volta l'ho veduta sparsa di que' lumi e di que' colori, de' quali Isocrate.... suole spargere le sue orazioni.
Definiz: § XIV. Colore dicesi anche Una sorta di uva molto piccola, aspra e nera, e che serve ad acconciar vini, dando ad essi più colore e più corpo; e dicesi anche La vite, che la produce; Abrostine. –
Esempio: Soder. Coltiv. 122: L'abrostino, o colore, prodotto dalla natura per supplemento di tutto quello dove mancassero le ignoranze degli uomini, e qualche volta per coprire le malizie de' villani e de' loro padroni.
Definiz: § XV. Colore di checchessia, come Color d'aria, di rosa, d'ambra e simili, usasi, con ellissi della particella Di, come Aggiunto di cosa, a significare che questa è di colore simile a quello specificato. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 300: Era questa [collana] composta di certi nicchj color di fuoco.
Definiz: § XVI. Panno di colore o in colori, Veste e simili, di colore o in colori, vale Panno, Veste colorata, contrapposto di Panno o Veste bianca o nera. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 78: Fuggiremmo gli onori, ed ornati vestimenti di porpora, o di panni di colore.
Definiz: § XVII. Sotto colore, posto avverbialm. vale Sotto specie, Facendo vista, ma senza alcuna idea d'infingimento. –
Esempio: Dant. Conv. 225: Quando dico: Però qual donna sente sua beltate, conchiudo, sotto colore d'ammonire altrui, lo fine a che fatta fue tanta beltade.
Esempio: E Dant. Conv. appr.: Mi volgo alla Canzone, e, sotto colore d'insegnare a lei come sè scusare le conviene, scuso quella.
Definiz: § XVIII. Più comunemente usasi per Sotto pretesto, Col pretesto, Con la scusa. –
Esempio: Senec. Declam. 108: Tu come crudele, sotto colore che io ti renda reverenza, vai caendo (cercando) briga cogli strani e con meco.
Esempio: Vill. M. 521: Sotto colore di guardia, ma nel vero per dare alla compagna caldo e favore.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 48: Il Triulzio, per dar favore, fece instanza di potere andare alla dieta sotto colore di trattare cose sue particolari.
Definiz: § XIX. Dar colore a una cosa, vale Darle apparenza di verità, di ragionevolezza e simili. –
Esempio: Cecch. Diam. 1, 73: Per dar colore alla materia, Vi mandò anco la figliastra, il medico.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 336: Il quale, comunicata al Re Cattolico l'intenzione con la quale si procedeva, operò che, per maggiormente dar colore al sospetto di Francia, ricevesse con poca dimostrazione di benevolenza la persona di Laubespina.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 18: E per dare al negozio più colore, In forma voglio ir'io d'una comare Della tua Geva.
Definiz: § XX. Dare colore a un disegno, pensiero, proposito e simili, vale figuratam. Metterlo ad effetto; con similitudine presa dalla pittura, la quale si compie, colorando il disegno. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 34: La perseveranza informa il merito, e dà colore al buon proposito.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 28: Adopra ogni saper, ogni suo ingegno, Per dar colore a così bel disegno.
Definiz: § XXI. Dar colore, detto delle carte da giuoco, vale Dar segno di esser del colore di quel seme che si desidera; e familiarm. e in locuz. figur. dicesi anche di negozio o impresa che dia speranza di riuscire secondo il nostro desiderio. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 69: Io voglio della goffaggine di costui valermi, per veder con esso di succhiellar una carta, che se mi volesse dar colore, sarebbe la mia fortuna.
Definiz: § XXII. Non sapere di che colore sia una cosa, dicesi familiarm. per Non averne alcuna conoscenza, ed anche Esserne affatto privi, Non averla mai posseduta.