Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RUTTARE
Apri Voce completa

pag.285


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» RUTTARE
Dizion. 3 ° Ed.
RUTTARE.
Definiz: Mandar fuora per la bocca il vento, ch'è nello stomaco. Lat. ructare. Gr. ἐρεύγειν.
Esempio: Sen. Pist. 95. Hanno il loro alito puzzolente, e ruttano fastidiosamente.
Esempio: Esp. Salm. Nota, che non dice: mangeranno, ma rutteranno, onde mangia chi 'mpara, e rutta chi ammaestra; quello adunque sì rutta, che mangia.
Definiz: §. Per similit. vale Mandar fuor semplicemente. Lat. eructare, eiicere. Gr. ἐρεύγειν, ἐκβάλλειν.
Esempio: Guid. G. Or chi scampò mai sanza offensione da' buoi, che ruttano fiamme focose?
Esempio: E Guid. G. altrove: Variate altezze di cavalli si levarono, ruttando di fuori spesse schiume or quinci, or quindi.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 6. Quali incendj di Mongibello, quando più rutta fiamme maggiori, qual diluvio fece mai tanti danni, e ruine, che più non ne facciano queste, e maggiori?
Esempio: Sannaz. Arcad. egl. 12. Perocchè ove quell'acqua irata ingolfasi, Ove più rutta al ciel la gran voragine ec. Veder mi par la mia celeste imagine Sedersi ec.