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1) Dizion. 5° Ed. .
DABBENAGGINE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DABBENAGGINE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Dabbene. L'esser semplice così da lasciarsi ingannare, o da ingannarsi, facilmente; Minchionaggine. –
Esempio: Targ. Viagg. 1, 116: Ho però pagato la pena della mia dabbenaggine, perchè mi è stato gentilmente fatto un processo addosso per aver adottato un tale sproposito.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 359: Dovrò io senz'util nessuno pensare a liberarvi anche su questo punto dalla vostra dabbenaggine.
Definiz: § Si usò anche in buon senso per Natura d'uomo dabbene, Bonarietà, ed ancora Semplicità. –
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 207: Possiamo anche affermare, che all'altre buone qualitadi di quest'uomo fosse congiunta quella, che noi sogliamo chiamare volgarmente vera dabbenaggine.
Esempio: Red. Lett. 1, 92: Si consigli con quella dabbenaggine e con quella virtù che risiede nell'animo suo.
Esempio: E Red. Lett. 2, 27: Un bel bambino maschio, il quale e nella sincerità de' costumi e nella dabbenaggine e nella virtù si rassomigliasse al padre.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 158: Ferdinando ebbe sentimento di tale inganno come pregiudiciale alle sue armi; sdegnato in un medesimo tempo con la malizia degl'Indiani e con la sua propria dabbenaggine.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 196: Ma mi sta il dovere: se io mi stessi sempre ne' confini della mia naturale dabbenaggine, e non volessi fare a otta a otta de' contrattempi, con certe astuzie serotine, questo non mi sarebbe intravvenuto.