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CULTURA e COLTURA.
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CULTURA e COLTURA.
Definiz: Sost. femm. L'azione e L'effetto del coltivare, Coltivazione; riferito a terreno, o campo, ovvero a paese o regione: anche usato assolutamente.
Dal lat. cultura. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Vide terra nel mezzo del pantano Sanza cultura, e d'abitanti nuda.
Esempio: Bocc. Amet. 53: E, com'io dissi, alla bella cultura Delli orti suoi sollecita si move, Non oblïando la debita cura.
Esempio: Vill. M. 128: Tanto si disusarono i campi della coltura, tanto si consumarono i frutti ricolti, che ec.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: E coloro che per la coltivatura ricevono certa parte de' frutti. Imperò che costoro possono participare (aver che fare con gli scomunicati) quanto bisogna per la coltura.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 4: Se seme alcun comparso c'è di buono Pe' giardin nostri; che se la cultura Che se ne spera industre non v'intende, Non staran molto a convertirsi in sodi.
Esempio: Paolett. Append. 31: Tali spese far non si possono senza di grandi ricchezze, e queste ricchezze trar non si possono che dai prodotti del suolo, per restituirgliele quindi annualmente nella nuova necessaria cultura.
Esempio: E Paolett. Append. appr.: Ecco privo lo Stato di quel danaro che se ne poteva ricavare a vantaggio dell'Agricoltura e delle altre arti: ecco i coltivatori posti in precisa necessità di ristringer le spese della cultura, e di ridurla proporzionata allo stato della popolazione.
Definiz: § I. E riferito a piante, alberi, e simili. –
Esempio: Vett. Colt. 70: Avevano intorno alla cultura di questa pianta (l'ulivo) gli antichi contadini un loro proverbio, che ec.
Esempio: Tass. Mond. cr. 124: Il sisimbro in menta Per soverchia coltura ancor si volge.
Esempio: Red. Lett. M. 8: Non hanno questi alberi bisogno di cultura alcuna, ma nascono e si conservano per benefizio del terreno e del clima.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 15: Te.... candido riso.... Cantar intendo:... tutto De la cultura tua l'ordine e il modo Spiegherò a parte a parte.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 12: La sua famiglia (di S. Francesco).... tosto s'avvedrà della ricolta Della mala coltura, quando il loglio Si lagnerà che l'arca gli sia tolta.
Esempio: E Dant. Conv. 361: Questo uso e quell'altro è nostra beatitudine e somma felicità:... la quale è la dolcezza del soprannotato seme,... alla quale molte volte cotal seme non perviene per mal essere coltivato... Similemente può esser per molta correzione e coltura, che là dove questo seme dal principio non cade, si puote inducere del suo processo sì che perviene a questo frutto.
Esempio: Zibald. Andr. 21: Filosofia non è altro che una coltura dell'anima, la quale monda e divelle dall'uomo ogni vizio.
Definiz: § III. Figuratam., riferito a cose intellettuali o morali, nome ingegno, spirito, costumi, e simili, vale Esercizio, Svolgimento, Educazione, di quelle: e riferito a studj, arti, lingue, lettere, e simili, significa Opera data intorno ad esse. –
Esempio: Dat. Obbl. Ling. 9: Quand'elle (le lingue) si conducono, per la buona cultura di chi le parla o le scrive, alla perfezione, bentosto cominciano gli uomini più eruditi a stabilirne le regole, a beneficio e insegnamento de' posteri.
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 2, 35: Aggiunta la coltura dello spirito con che la Compagnia si studia d'allevare i suoi, riuscirono in pochi anni di virtù pari al bisogno d'ogni grande opera in servigio di Dio.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 421: Allor credea Dar cultura allo spirto, e a tal guidarlo Che di vergogna al mio nascer non fosse.
Esempio: Mann. Lez. ling. tosc. 11: Qui collocandoci [il cielo], più strettamente alla cultura del favellar ci obbligava.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 62: Le buone leggi, e più l'educazione buona, e la cultura de' costumi e delle menti, conservano nella società degli uomini la giustizia e la mansuetudine.
Definiz: § IV. E usato assolutamente, vale Istruzione o Buona educazione; e talvolta anche Una certa squisitezza di modi e di costumi prodotta dalla istruzione o dalla buona educazione. –
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 10: Gente d'elevatissimo ingegno, e per coltura nel dimestico usare non che punto barbara o disavvenente, ma costumata e gentile anzi soverchio che meno del convenevole.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 32, 129: Dal che tutto si trae per legitima conseguenza, non v'esser sollecitudine, non diligenza, che mai possa dirsi soverchia intorno al bene allevare, bene istruire, bene applicare i giovani, cominciandosi l'istituzione e la cultura fin dalla loro più tenera età.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 160: Molti genj studiosi che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori classici, allettati da questa facilità, si contenteranno di vederle così in superficie, onde la cultura sarà più universale, ma più rari i frutti.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 399: Noi pur siam vivi, e di grandezza e d'agj Siamo intendenti, e questi corpi sono Fatti come altri; nè virtù celate A noi coltura e pulitezza sieno.
Definiz: § V. E detto di nazione, paese, o simili, talvolta anche con l'aggiunto cultura Civile , vale Civiltà. –
Esempio: Dav. Mon. 440: Tutti i beni di natura e d'arte sono accomunati e goduti per lo commerzio umano; il quale da prima fu baratto semplice di cose a cose, com'ancor oggi è tra quelle genti che non hanno cultura civile.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 565: Tanto nel primo [accidente] che nel secondo spiccò maravigliosamente la fedeltà de i Tlascalesi, che, in gente di così poca cultura,... ebbe del miracoloso.
Esempio: Magal. Lett. scient. 276: Nè solamente l'Ebreo, il Greco, il Latino, nazioni d'un genio, come si vede, stato suscettibile di tanta cultura e di tanto raffinamento in tutti i mestieri, ma il Biscaino eziandio ec.
Definiz: § VI. E per Adornamento, Abbellimento, della persona. –
Esempio: Bocc. Teseid. 12, 51: Avvegnadiochè sì di sua natura D'ogni bellezza fosse effigïata, Che poco giunger vi potea coltura.
Definiz: § VII. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Vit. volg. 27 t.: A suo tempo (di S. Silvestro Papa) Elena madre di Constantino, vestita di coltura di religione, andata in Jerusalem, ragunò i Giudei; e faccendo contra loro tormenti, trovò la croce di Cristo, la quale andava cercando.
Definiz: § VIII. E figuratam., detto dell'arte dello scrivere, vale Politezza, Eleganza. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 179: Ne' miei sonetti, in quello de' capelli massimamente, vi potrebbe fors'essere maggior ornamento e pompa di parole, ma non vi manca cultura; altro è l'ornamento, altro la cultura.
Definiz: § IX. Riferito a Divinità o a cose sacre, si usò per Adorazione, Venerazione; Culto. Ed anche assolutam. per Religione. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 110: Farotti sì virtuoso in opere ed in parlare, che manderai a terra le culture delle demonia.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 375: Il cammino della salute, per la quale noi ci partiamo dalla cultura d'idoli.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 50: Per avere figliuoli, e nutricargli nella coltura d'Iddio.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 30: Nel tempio visibilemente e in figura alcuna volta si fanno i sacramenti della cristiana fede e cultura.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 33 t.: Questi due luminari del cielo (il Sole e la Luna) deputati da Dio al servigio de gli uomini, sono chiamati milizie del cielo, nella cui cultura noi sappiamo.... come molti vi sono caduti.
Esempio: Zibald. Andr. 7: La piatà è coltura di Dio.
Esempio: Dat. L. Sfer. 1, 21: Lui (il Sole) adorando, e facendoli onore E templi e sacrificj e gran cultura.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 58: Di religione gentile era, e alla cultura degli idoli massimamente dato; e 'l vescovo Sinesi s'affaticava dalla idolatria transferirlo alla cultura di Cristo.
Definiz: § X. E per Luogo o Terreno coltivato, Cólto. Ma oggi non si userebbe se non forse alcuna volta in poesia. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 198: Incominciò questo benedetto figliuolo ad usare per lo giardino, e andare per le colture qua e là.
Esempio: Pallad. Agric. 15: Tieni modo nel prendere a lavorare le colture, estimando la possibilitade tua e la tua facultade.
Esempio: Val. Mass. volg. V. 87: Perchè conciofossecosa che uno cinghiaro di smisurata grandeza guastasse le colture di monte Olimpo.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 242: Se si va per il piano, radi piani sono, che per le colture o per i boschi non ti assicurino; perchè ogni macchia, ogni argine, ancora debole, toglie quella foga, ed ogni coltura dove siano vigne ed altri arbori impedisce i cavalli.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 357: Partendosene per andare alle proprie abitazioni e culture i contadini.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 41: Pònsi veder d'abitatrice gente Case e culture, ed altri segni in sette [isole]: Tre deserte ne sono.
Definiz: § XI. A cultura, posto avverbialmente coi verbi Mettere a cultura, Ridurre a cultura, e simili, vale In forma e condizione di luogo o terreno coltivato; e usato come aggiunto di terra a cultura, o simile, vale Coltivato. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 19: Da questa loro persuasione e capacità potrà aspettarsi il dissodamento di un poggio per metterlo a cultura o a bosco.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 123: Lo stesso buon effetto per le terre a cultura si promette, ec.