Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ALCUNO.
Apri Voce completa

pag.112


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
ALCUNO.
Definiz: Nome partitivo di quantità indeterminata, e vale Qualcuno, Qualcheduno, o Qualche. Lat. aliquis. Gr. τις.
Esempio: Bocc. nov. 8. 1. Lauretta ec. sentendo a lei convenir dire alcuna cosa ec. piacevolmente così cominciò a parlare.
Esempio: Dant. Inf. 12. Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse.
Esempio: E Dan. Inf. 22. Talor così ad alleggiar la pena, Mostrava alcun de' peccatori 'l dosso.
Esempio: Petr. son. 78. E s'alcuna sua vista a gli occhi piace, È per lassar più l'animo invescato.
Definiz: §. I. Accompagnato da particella, che neghi, vale Niuno, e Nessuno. Lat. nullus.
Esempio: Bocc. nov. 7. 3. Senza essere d'alcuna cosa provveduto.
Esempio: E Bocc. Introd. 55. Nè vi poteva d'alcuna parte il Sole.
Definiz: §. II. Ma questa regola alcuna volta non ha luogo, e massimamente, quando viene accompagnata da qualche avverbio, o particella, come, Se non, Domin se, o Almeno, e simili.
Esempio: Petr. son. 11. Non fia ch'almen non giunga al mio dolore Alcun soccorso di tardi sospiri.
Definiz: §. III. Vale alcuna volta lo stesso, che Uno, accompagnanome.
Esempio: Vit. Crist. Che gli menassero l'asina, e 'l poltruccio, ch'erano legati in alcun luogo in pubblico.
Esempio: Miracol. Mad. M. Alcuno cherico della città di Cattania, avvegnachè peccatore, aveva in gran reverenza la Donna nostra.
Esempio: E Mir. Mad. M. appresso: Alcuna donna lisciava la faccia sua di varj colori.