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1) Dizion. 5° Ed. .
LOCARE.
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LOCARE.
Definiz: Att. Collocare, Porre in un dato luogo: ma oggi non si userebbe che in poesia.
Dal lat. locare. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 58: Ed avendo così parlato, ricevette Priamo a sè, e locòe el padre antico nella sacra sedia.
Esempio: Galil. Op. IV, 104: Se nell'acqua ferma e stagnante locheremo qualunque grandissima mole la quale non vada al fondo, ec.
Esempio: E Galil. Op. IV, 136: Vedendosi e l'oro e la polvere andar vagando per l'aria e filialmente discendere al basso, e fare anche lo stesso nell'acqua, se vi saranno locati dentro e separati dall'aria.
Esempio: Salvin. Eneid. 2, 325: Dopo ch'ebbe sì detto, a sè ritrasse E locò il vecchio nella sacra sede.
Esempio: Mont. Iliad. 18, 311: Pronti intanto gli Achei, di sotto ai densi Strali sottratto di Menezio il figlio, Il locar nella bara, e gli fer cerchio, Lacrimando, i compagni.
Esempio: E Mont. Iliad. 18, 661: Indi sul toppo Locò la dura risonante incude.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 316: Niuna invidia vi può essere, uè essere vuole l'uomo altro, nè altrimenti, se non come è da Dio locato.
Esempio: Petr. Rim. 1, 98: Poi che Dio e Natura ed Amor volse Locar compitamente ogni virtute In quei be' lumi ond'io gioioso vivo; ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 98: E ben gli par dignissima Issabella, In cui locar debba il suo amor secondo, E spenger totalmente il primo.
Esempio: Tass. Rim. 9, 15: E vide entro lo spazio d'un sol volto. Quanto in mill'altri è di beltà raccolto. Sembrava a lei, ch'Amor quivi locato Tutte le sue vittrici insegne avesse.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, 12: E a chi si dee obbedire? M. Al moto della ragione, che la parte divina tiene di nostra natura, e 'n cima siede; la quale fu locata da Dio immediatamente nella parte più alta dell'anima nostra.
Definiz: § II, E per Porre, Collocare, acconciamente. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 212: Sopra a questo (all'astragalo) dipoi si loca la gola ovvero sima.
Esempio: E Martin. F. Tratt. Archit. 271: I necessarj siano locati in parte che meno possa essere offesa, e le gole loro siano in luogo che meno indeboliscano il muro.
Definiz: § III. Trovasi per Porre, Gettare, fabbricando, riferito a fondamenta d'edifizio. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 118: O Enea, tu lochi ora le fondamenta dell'alta Cartagine, e, sì come mogliardino, e dato a femina componi la bella città?
Definiz: § IV. Per Allogare a pigione. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 429: Non perchè mi manchino Altri scolari a ch'io possi la camera Mia locar, chè n'ho molti che la vogliono.
Esempio: EAr. Comm. 442: Meglio è ch'io vada in piazza, e ch'io faccia opera Col bidel, che mi truovi alcuno giovane Costumato e dabbene, a ch'io le camere Mie lochi.
Definiz: § V. Locare, dicesi per Dare a nolo; e riferito ad opera, vale Prestare per un determinato tempo e prezzo. –
Esempio: Lampr. Comm. neutr. 1, 154: Tanto sarebbe ben fon dato il lamento che facessero i popoli commercianti, per l'ostacolo che pone al corso del loro commercio la guerra, quanto quello dei popoli, che fanno il commercio d'economia, locando l'opera e le navi loro a chi le domanda, per causa dell'arresto e della preda degli effetti nemici.
Definiz: § VI. Neutr. pass. locarsi Collocarsi, Porsi; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 179: Amor, che nel pensier mio vive e regna, E 'l suo seggio maggior nel mio cor tene, Talor armato nella fronte vene; Ivi si loca, ed ivi pon sua insegna.
Esempio: Leopard. Poes. 75: Amarissima allor la ricordanza Locommisi nel petto, e mi serrava Ad ogni voce il core, a ogni sembianza.