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Dizion. 5° Ed. .
DISTRIBUTIVO.
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DISTRIBUTIVO. Definiz: | Add. Che distribuisce i premj e le pene egualmente secondo il merito, o i beneficj e i carichi in misura proporzionata alla qualità, delle persone. Ed è più specialmente aggiunto di Giustizia distributiva. |
Dal basso lat. distributivus. ‒ Esempio: | Dant. Conv. 309: La loro imperfezione (delle ricchezze) primamente si può notare nella indiscrezione del loro avvenimento, nel quale nulla distributiva giustizia risplende, ma tutta iniquità quasi sempre. | Esempio: | Cavalc. Specch. Croc. 138: La giustizia.... si divide in tre parti, cioè in giustizia vendicativa,... in giustizia commutativa,... ed in giustizia distributiva, che sta in distribuire il bene ed il male, ed onore e vergogna, a ciascheduno, secondo che è degno. | Esempio: | Piccolom. Instit. mor. 341: La distributiva [giustizia] è quella, secondo la quale s'hanno a distribuire, occorrendo, alcune cose communi, o buone o non buone che elle sieno, tra quelle persone che in qualche congregazione congiunte o collegate si truovano. | Esempio: | Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 230: La quale [giustizia] talora semplicemente si considera per rispetto alle cose stesse, talora vi si riguarda, appresso, la persona e altri varj accidenti: nel primo modo ella vien detta giustizia commutativa, nel secondo distributiva. | Esempio: | Buonarr. Fier. 5, Introd. 1: Di me, che son la Vita alma civile, Diserte consigliere, Virtù distributiva, Arte commutativa, Ch'al ben esser degli uomini intendete, E con giusta bilance Ciò ch'è di disegual fate concorde, ec. | Esempio: | Pallav. Vit. Aless. 1, 319: Intorno all'ingordigia, parvegli di sentire che questa s'esercitasse talora o nelle concessioni o nell'intercessioni rispetto agli uffizj ed a benefizj; il che corrompea in primo luogo la giustizia distributiva, che è la nutrice della virtù. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. R. 32: Per lo cui mezo può l'uomo adoperare con più vigore e la liberalità e la carità e la beneficenza e la rettitudine della giustizia distributiva. |
Esempio: | Giobert. Rinnov. 2, 28: Poco rileva che quest'obbligo (di somministrare la società il modo di vivere a ogni uomo) sia di carità o di giustizia;... poichè nè la giustizia distributiva è capace di quella misura esatta a cui soggiace quella che versa nelle commutazioni; nè la carità, ec. |
Definiz: | § I. Term. de' Grammatici. Aggiunto di nome, e più spesso di nome numerale, vale Che denota distribuzione di persone o di cose per quantità sia determinata sia indeterminata. E spesso si contrappone a Collettivo. ‒ |
Esempio: | Segn. B. Polit. volg. 66: L'una e l'altra cosa ne può risultar vera, cioè, o preso tutti per distributivo, o presolo per collettivo. | Esempio: | Salv. Avvert. 2, 4: Tra gli addiettivi imperfetti sono anche, s'io non mi 'nganno, da mettere i partitivi.... Oltr'a ciò i particulari, e distributivi: alcuno, un certo, un cotale. | Esempio: | Buomm. Ling. tosc. 115: Distributivo s'appella quel che accenna quantità numerata, come Decina, Ventina ec. | Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 3, 500: Quella parola tutte pareva che denotasse un significato distributivo e non collettivo. |
Definiz: | § II. Trovasi per Che è da distribuirsi, assegnarsi, dispensarsi e simili; Distribuibile. ‒ |
Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 1, 5: Or fia vostr'opra,... Providi Capitani,... Esercitar la gioventù nell'armi, E.... In tempo di tumulto e sedizione Esser con essa in piazza, Aspettando il decreto del Maggiore: E fia la maggioranza in voi medesmi Distributiva a arbitrio della sorte, Di mano in man, reciproca la vice, Finchè per cerchio ognun preposto splenda. | Esempio: | E Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Ben saprem noi, bensì distributivi Giustamente, investir questi regali, E collocarli là, dove vendetta O gratitudin gli ami. |
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