Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CARRUCOLA
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CARRUCOLA.
Definiz: Sost. femm. Strumento di ferro o di legno, dov'è imperniata una girella scanalata, per la quale si fa passare e scorrere una fune o canapo; e serve, appiccato a qualche ferro o traversa, ad attinger l'acqua dal pozzo, a tirar su pesi, e ad altri simili usi.
Dal lat. carruca, che era una sorta di piccolo carro. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 107: Noi siam qui presso ad un pozzo, al quale suole sempre essere la carrucola.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 175: Il canapo messo ne le taglie, e esse carrucole ne le taglie servono per il piano, per il quale si ha a fare il moto.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 44: La carrucola rotta e saltellante E la fune annodata in quella mena.... Feron più tardi uscir la secchia piena.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 319: Una corda a cotal solido legata, la quale cavalchi sopra una carrucola fermata in alto.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 64: E trema e stride e par che giù pel gozzo Egli abbia una carrucola da pozzo.
Esempio: Grand. Instit. mecc. 49: Primieramente essendo fissa una carrucola B, per cui passando la fune venga alzato un peso A dalla potenza P, niun vantaggio di forza per ciò acquista la potenza, ma solo con essa carrucola ha maggior facilità.
Definiz: § I. Figuratam. trovasi detto per Persona loquace, ciarliera. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Carrucola indiscreta, Vaga di cigolare.
Definiz: § II. E in modo basso, per Persona leggera, instabile, di poco senno. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 244: Ei grida, che di vista io son monocola, Ch'io sono un suggettaccio, una carrucola.
Definiz: § III. Carrucola dicesi una sorta d'Anatra salvatica, a cagione del suo canto che somiglia al cigolìo d'una carrucola; ed è l'anas querquedula de' Naturalisti.
Definiz: § IV. Brodo di carrucola. –
V. Brodo, § VI.
Definiz: § V. Tirar su le calze, o i calzoni, con le carrucole; vale Far le cose alla semplice: ma si usa più spesso nel modo Quando si tiravan su le calze, o i calzoni, con le carrucole; volendo accennare a una grandissima semplicità e quasi rozzezza di costumi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 339: Oh usavasi Tirar le calze su con le carrucole Allora! oggi è altro fare. Chi non abita Gran case, e adorne, e parate da principi, È tenuto o mendico o un furbo.
Definiz: § VI. Ungere altrui le carrucole con unguento di zecca, e più comunemente Ungere le carrucole, vale figuratam. Corrompere alcuno con donativi per arrivare a' proprj fini. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 69: Io ancora piglio Costei per mia mezzana, prima ungendole Con unguento di zecca le carrucole.