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INTERROGARE.
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INTERROGARE.
Definiz: Att. Richiedere, Ricercare, alcuno di ciò che egli sappia o pensi sopr'un dato argomento o proposito, specificato nel compimento; e si riferisce più specialmente a richiesta autorevole di superiore verso inferiore. Usato anche assolutam.
Dal lat. interrogare. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 379: Lo scriver di Peto, molto diverso a queste lettere, che le cose passavano egregiamente, fece interrogare il centurione, venuto con gli ambasciadori, in che stato fusse l'Armenia. Rispose: Sgombrata da tutti i Romani.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 397: Nerone mandò Granio Silvano, tribuno d'una coorte di guardia, a interrogar Seneca, se Natale gli portò, e s'ei rispose quelle parole.
Esempio: Giacomin. Nobilt. Lett. 48: Ma interroghiamo loro: a che è buona l'arte di guadagnare? Alle ricchezze, diranno: e queste ricchezze a che? Alla sufficenzia delle cose per la vita, ed agli atti della liberalità.
Esempio: Galil. Op. II, 556: Mi aveva posto in libertà di poterli far sopra qualche interrogazione senza rompere il mio obligo, che era stato di non lo interrogare se non sopra le cose che egli non aveva cavate dal mio libro, ma postevi come sue.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 326: Nè anche ragionava, al modo di Socrate, interrogando e argomentando di continuo; perchè diceva che.... non si troverebbe oggi chi sopportasse di rispondere a un migliaio di domande continuate, ec.
Definiz: § I. E per Richiedere o fine di informazione, spiegazione, consiglio, norma, e simili; riferito a persona autorevole, e propriamente da inferiore a superiore. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 210: Qui fece Ulisse in mezzo al greco stuolo Con gran tumulto appresentar Calcante; E del volere in ciò de' santi numi Interrogollo.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 17: Nel sacrosanto concilio Calcedonense, trattandosi la causa de' Vescovi, Eustazio vescovo di Berito interrogò in questa maniera i giudici conoscitori del fatto: se la causa si dovesse decidere secondo i canoni ecclesiastici, o vero secondo le leggi dell'Imperadore. Allora i giudici medesimi decretando risposero in questo modo: ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 20: Si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica,... un cantico intitolato.... Cantico mattutino del gallo silvestre: il quale, non senza fatica grande, nè senza interrogare più d'un rabbino, cabalista, teologo, giurisconsulto e filosofo ebreo, sono venuto a capo d'intendere e di ridurre in volgare.
Definiz: § II. Vale anche Richieder di checchessia per opportunità, bisogno, o simili; ed anche semplicemente per curiosità, desiderio di sapere, o simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 24: Interrogollo poi de la cagione Di quella festa, e s'ella era solenne Usata ogn'anno, o pure impresa nuova Del Re ch'i suoi veder volesse in pruova. Rispose il cavallier: ec.
Esempio: Car. Eneid. 3, 174: Ciò disse Apollo; e del suo detto fessi Infra noi gran letizia e gran bisbiglio, Interrogando e ricercando ognuno Qual paese, qual madre, qual ricetto Ne s'accennasse.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 308: Dicendo alcuno cosa che a noi paia chiarissima, lo interrogheremo, quasi concludendo il nostro intendimento, e diremo: Adunque? volendo inferire: Che concludi? Che pretendi perciò?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 458: Nel meglio del desinare, si fecero quei soldati ad interrogare il loro ospite, se egli conoscesse a sorte un certo Antimo, ec.
Esempio: Salvin. Odiss. 480: Nè dir posso parola o interrogare.
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 57: L'interrogò il signor Carlo in che cosa avessero il maggior lusso i Chinesi. Rispose, che ec.
Esempio: Algh. Litot. 50: Fatte queste osservazioni, interroghi il paziente intorno al metodo del vivere, e dell'altre cose che abbiano potuto contribuire al suo male.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 9: Veggo.... delirar nel sangue Il rapace soldato, e fra i delitti D'un'infame pietà, le nostre figlie Interrogar su i titoli degli avi Con feroce sorriso, onde più cara Gli sia l'ingiuria del pudor latino.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 20: Quai sian fra i Dieci Di tanto ufficio alla possanza eletti, Sogna il terrore, e interrogar non osa.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 462: Dopo aver fatte al messo varie domande, alle quali questo non sapeva che rispondere, era entrata in fretta e in furia nel baroccio, continuando per la strada a esclamare e interrogare, senza profitto.
Definiz: § III. E figuralam. e poeticam.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 340: Suscita or dubbio non leggier sul vero Felsina, antica di saper maestra, Con sottil argomento di metalli Le risentite rane interrogando.
Esempio: Fosc. Poes. C. 34: Un dì vedrete Mendico un cieco errar sotto le vostre Antichissime ombre, e brancolando Penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne E interrogarle.
Definiz: § IV. E per Esaminare alcuno, per ufficio, intorno a a una data maniera di studio; ovvero intorno a questioni di scienza, di fede, o simili. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 3, 174: Il tribunale ecclesiastico, cioè l'inquisizione, vegliava ancor esso queste scandalose pratiche, e fulminava processi addosso ora a questo, ora a quello; nè contentandosi il frate, che ne aveva cura, di udire quanto gli si rapportava,... andava o mandava interrogando la gente semplice e idiota sulle dottrine della fede, ec.
Definiz: § V. In senso figurato, riferito al proprio interiore, per Esaminare la coscienza intorno ad atti o sentimenti. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 121: Ognun se stesso Interroghi però: se a voi nel petto, Ospite eterno, un sol rimorso alberga, Paventate le Dee.
Esempio: Manz. Poes. 39: Padre, nel fondo Di questo cor che vai cercando? Ah! nulla Uscir ne può che ti rallegri: io stessa Temo d'interrogarlo.
Definiz: § VI. L'interrogare è senno, e il rispondere è cortesia. Proverbio, che equivale all'altro più comune: Il domandare è senno, e il rispondere è cortesia. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 120: L'interrogare è senno ed il risponder è cortesia. C. E quelli che io vidi non mi parea che di questo senno n'avessero punto; però non potevano interrogare.