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Dizion. 5° Ed. .
BECCHERÍA
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BECCHERÍA. Definiz: | Sost. femm. Bottega di beccaio, ossia il Luogo dove il beccaio vende la carne delle bestie macellate, e dove anche talora le ammazza; più comunemente Macelleria. – | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 223: Come si mena un montone per le corna in beccheria. |
Esempio: | Machiav. Stor. 1, 126: Voler piuttosto morire come uomini, con le armi in mano, che come vitelli essere alla beccheria condotti. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 3, 8: Alcuno [fu condannato] a trar budella in beccheria, E ridurle a minuge. | Esempio: | Panciat. Scritt. var. 41: Domandato.... quale egli stimava la maggior fortuna che avesse avuta, rispose: Passar dalle beccherie e non esser comprato. |
Esempio: | Magal. Notiz. 47: La povertà mangia dell'asino, de' cani, de' gatti, essendovi beccherie separate per tutte le sorte di carni. |
Definiz: | § I. E figuratam. per Istrage, Carneficina. – |
Esempio: | Lorin. Fortif. 260: Vi morse (morì), tra l'una e l'altra parte, circa a cento quaranta mila uomini, che fu una beccheria pur troppo grande. |
Definiz: | § II. Onde i modi Far beccheria, per Fare strage; e Mandare alla beccheria, per Mandare ad essere trucidato, Esporre a certo pericolo di morte. – |
Esempio: | Virg. Eneid. 76: Eurialo non fa minore beccheria di Niso. | Esempio: | Varch. Stor. 1, 147: Pensando che egli, il quale era chi egli era, dovesse il Magnifico ritenere, o mandare alla beccheria i soldati. |
Definiz: | § III. Esser carne di beccheria, vale Esser destinato alla strage. – |
Esempio: | Vill. M. 560: I Franceschi che conosceano che, essendo vinti, vituperavano il nome loro ed erano carne di beccheria, si difendieno francamente. |
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