Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RATTORE.
Apri Voce completa

pag.79


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RATTORE.
Definiz: Rapitore. Lat. raptor. Gr. ἁρπακτήρ.
Esempio: Bocc. nov. 98. 36. Io non venni, come rattorre, a torle la sua virginità.
Esempio: Pass. 135. Non crudele, non rattore, non vagabondo.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Gli occhi son da reprimere, e raffrenare dalla lascivia della sua voluttà, come rattori, e inducitori a colpa.
Esempio: S. Grisost. Io non son come gli altri uomini, rattori, ingiusti, adulteri, nè come questo pubblicano.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 57. Oh infelice generazione, che in questi tempi si truova sottoposta, e governata da così fatti rettori, che più tosto rattori si potriano chiamare!
Esempio: E Franc. Sacch. rim. 55. Da prode stanno i buon rettori, Che rattori, Amatori Non son d'onori.