Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GRANCIRE.
Apri Voce completa

pag.487


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
GRANCIRE.
Definiz: Att. Uncinare, Pigliar con violenza, Ghermire, Afferrare, detto così d'uomo, come di animale; ma è voce di uso non comune. –
Esempio: Pataff$. 2: Egli il volle grancire, ed uncicollo.
Esempio: Ben. B. Rim. 8: Stu mi vedessi un giovenco aggiogare Con un bue vecchio, e l'aratro grancire,... Sapresti che, ec.
Esempio: Car. Bong. 83: E se per avventura capitava dove egli pasturava, lo fuggiva sempre, ed anco avea gli occhi alla Cloe, ch'egli non grancisse ancor lei.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 2, 7: Posto a te, ch'io vedea qual me penoso, Nudo in mano un pugnale: Io grancirne un simile, ec.
Esempio: Bard. P. Avinav. 2, 25: Questi, poichè ebbe fatto guotte guotte Almen quattro fiate immantinente Saltato, ove egli avea le brache rotte, Tosto 'l grancì co 'l velenoso dente.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 450: Grancire, dal granchio che ha le zampe curve e artigliose.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 513: Grancire, afferrare come fa il granchio.