Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AGGHIADARE
Apri Voce completa

pag.290


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AGGHIADARE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. agghiadarsi L'Agghiacciare, il Gelare che fanno i corpi animati per cause fisiche.
Dal sost. ghiado, cioè ghiaccio. −
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 90: Non passò molto Di tempo, che lo stolto Cane trovossi ad agghiadar di nuovo.
Definiz: § I. E detto di corpi inanimati. −
Esempio: Cellin. Pros. 192: Veduto il vecchio maestro, che il metallo più presto si agghiadava che egli si scaldasse, questo detto buon uomo venne in tanta maraviglia di travaglio, che ec.
Definiz: § II. E detto di corpi animati, per cause morali. −
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 254: La qual cosa quella misera femmina considerando, per lo grande stupore agghiadò, e, chiuse le pugna e la bocca, cadde morta in terra.
Esempio: Martell. L. Altal. 57: Talchè in pensarlo pur tremando agghiado.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 24: Ogni volta ch'ei mi vien ora un duolo di capo, e' mi s'agghiada il cuore.
Esempio: Cecch. Dot. 4, 2: A quel giovane è doluto tanto lo spendio ch'e' vedeva che si faceva grande, che e' si agghiadava dentro.
Esempio: Varan. Vis. poet. 3: Come smarrito uom che non badi Qual sentier varchi, e solo intento stia Al suo timor, per cui tremando agghiadi, Doglioso e muto ec.
Definiz: § III. E figuratam. per Inorridire, Sentir ribrezzo. −
Esempio: Pulc. L. Son. 29: Che pur pensando a' tuoi processi, agghiado.
Esempio: Car. Eneid. 2, 343: Quand'ecco che da Tenedo (m'agghiado A raccontarlo) due serpenti immani Venir si veggon parimente al lito.
Definiz: § IV. E in signific. attiv. Far divenir ghiaccio. −
Esempio: Red. Osserv. Vip. 42: Arrivato [il veleno] al cuore discacciandone gli atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi.
Definiz: § V. E figuratam. per Cruciare, Angosciare. −
Esempio: Sacch. Rim. 136: O duol, che più v'agghiada Di sei sconfitte.