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Dizion. 5° Ed. .
AGGHIADARE
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AGGHIADARE. Definiz: | Neutr. e Neutr. pass. agghiadarsi L'Agghiacciare, il Gelare che fanno i corpi animati per cause fisiche. |
Dal sost. ghiado, cioè ghiaccio. − Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 90: Non passò molto Di tempo, che lo stolto Cane trovossi ad agghiadar di nuovo. |
Definiz: | § I. E detto di corpi inanimati. − |
Esempio: | Cellin. Pros. 192: Veduto il vecchio maestro, che il metallo più presto si agghiadava che egli si scaldasse, questo detto buon uomo venne in tanta maraviglia di travaglio, che ec. |
Definiz: | § II. E detto di corpi animati, per cause morali. − | Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 254: La qual cosa quella misera femmina considerando, per lo grande stupore agghiadò, e, chiuse le pugna e la bocca, cadde morta in terra. | Esempio: | Gell. Capr. Bott. 24: Ogni volta ch'ei mi vien ora un duolo di capo, e' mi s'agghiada il cuore. |
Esempio: | Cecch. Dot. 4, 2: A quel giovane è doluto tanto lo spendio ch'e' vedeva che si faceva grande, che e' si agghiadava dentro. | Esempio: | Varan. Vis. poet. 3: Come smarrito uom che non badi Qual sentier varchi, e solo intento stia Al suo timor, per cui tremando agghiadi, Doglioso e muto ec. |
Definiz: | § III. E figuratam. per Inorridire, Sentir ribrezzo. − | Esempio: | Pulc. L. Son. 29: Che pur pensando a' tuoi processi, agghiado. | Esempio: | Car. Eneid. 2, 343: Quand'ecco che da Tenedo (m'agghiado A raccontarlo) due serpenti immani Venir si veggon parimente al lito. |
Definiz: | § IV. E in signific. attiv. Far divenir ghiaccio. − | Esempio: | Red. Osserv. Vip. 42: Arrivato [il veleno] al cuore discacciandone gli atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. |
Definiz: | § V. E figuratam. per Cruciare, Angosciare. − | Esempio: | Sacch. Rim. 136: O duol, che più v'agghiada Di sei sconfitte. |
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