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1) Dizion. 5° Ed. .
INAURARE, e talora anche INNAURARE.
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INAURARE, e talora anche INNAURARE.
Definiz: Att. Dorare, Indorare, Coprire di oro, Mettere a oro; ma è voce di uso poetico.
Dal lat. inaurare. –
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 74: Un terzo Laerce chiami, l'ingegnoso mastro, Della giovenca ad inaurar le corna.
Definiz: § I. Per similit. e poeticam., vale Fare, Rendere, del colore dell'oro, riferito a checchessia, e detto segnatamente del sole, della luce, e simili. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 955: Poscia in un punto quel bel spirto infuso.... Spira e figura i piè, le braccia e l'ale, E di vaghi color le pinge e inaura.
Esempio: Allor. A. Son. 102: Quindi u' l'aurora il ciel dipinge e 'naura,... Move l'ardor, ch'a doppio il cor m'incende.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 14: Quinci veggendo omai ch'Apollo inaura Le rose, che l'aurora ha colorite, Tempo è, disse, al partir.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di persona, o suoi atti o qualità, e riferito a casa, progenie, ed altresì ad opera, a versi, e simili, vale Illustrare, Render famoso, chiaro, celebre, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 5: Ecco Genevra che la Malatesta Casa col suo valor sì ingemma e inaura, Che mai palagi imperïali o regj Non ebbon più onorati e degni fregj.
Esempio: Rot. Poes. 1, 296: L'uno rassembra in atto umil che dica: Ecco colei che le mie rime innaura, Fera, cara, fatal, dolce nemica.
Definiz: § III. Neutr. pass. inaurarsi Farsi, Rendersi, lucente come oro, o del colore dell'oro. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 196: Nuova tra noi, vaga d'onor fenice, Ebbe lucenti, ebbe purpuree penne, E la fronte, che al sol s'inostra e inaura.
Esempio: E Menz. Poes. 2, 84: E come specchio che fulgor tramande Per sol che a lui si mostri e si avvicine, Tal scintillava; e la volubil aura Allo splendor di lei ferve e s'inaura.
Definiz: § IV. Figuratam., Illustrarsi, Rendersi famoso, e simili. –
Esempio: Pindem. Poes. 400: I versi cari, I cari versi del cantor di Laura,... Versi onde intero un secolo s'innaura, Serban le rive ancor, ec.