Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CONVITANTE.
Apri Voce completa

pag.700


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
CONVITANTE.
Definiz: Partic. pres. di Convitare. Che convita.
Definiz: § I. In forma d'Add., usato più spesso in forza di Sost., vale Che chiama, o ha chiamato, a convito, Che fa convito. –
Esempio: Pazz. Rim. burl. 3, 370: Eterna il Tanci norma Fia agl'ignoti freddi convitanti, Preti, dottor, filosofi e mercanti.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 174: Quando adunque tu mangi insieme con altri, sovvengati non solamente di guardare alla convenevolezza, verso il corpo, di ciò ch'è posto in tavola, ma ancora quella, che tocca al convitante, mantenere come si dee.
Esempio: Fag. Rim. 3, 110: Se mai vien l'otta, ch'ordine si dia Che il convitante a tavola vi chiami, O qui comincia la galanteria!
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 42: Que' pressanti uficj dell'ospite o del convitante.... gravano egualmente il goffo e il non goffo, a' quali nè mangiare, nè bere, a lor piacimento, nè congedarsi è permesso.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 337: O grande Iddio per noi fatto uomo, siccome nella Croce sacerdote insieme e vittima, così nella mensa Eucaristica convitante insieme e convito.
Esempio: E Salvin. Pros. sacr. 361: Imbandì un ammirabile convito, nel quale il convitante è esso bevanda e vivanda.