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CIRCOLARE.
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CIRCOLARE.
Definiz: Neutr. Muoversi in giro, Aggirarsi dentro un determinato spazio, Descrivere movendosi una specie di circolo. E dicesi specialmente del sangue, degli umori, di aria, fluidi e simili.
Dal lat. circulari, Andare attorno, Vagare. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 132: Dall'un tronco di esse [vene] il sangue a schizzi s'imbocca e tragitta nell'altro, ond'è conseguente il circolare (qui a modo di Sost.).
Esempio: Vallisn. Op. 3, 6: Credevano.... che siccome circola in noi il sangue dalle vene alle arterie, dalle arterie alle vene, così circolasse l'acqua, come per cunicoli e sifoni, nelle viscere della terra.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 203: Al cuore il nutrimento col chilo, che in sangue vi si converte, portandosi, n'esce poscia a dar vita ad ogni menoma particella, circolando.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 180: Il cor sospinse i suoi purpurei rivi Novellamente a risvegliar le rose Delle pallide guance, e nelle vene Tornò più lieta a circolar la vita.
Definiz: § II. Per similit., detto di danaro, Commutarsi tra più persone, Passare dalle mani dell'uno in quelle dell'altro, e anche da un luogo in un altro. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 203: Tante migliaia di pezzi di marmo di Carrara,... che importano un tesoro, il quale poteva circolare in mano dei nostri consudditi.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 392: Un monte d'oro e d'argento finchè si sta radunato e serrato dentro agli scrigni, non è che una massa di fango: allora solo divien ricchezza, quando si fa circolare e passare in più mani.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. appr.: Anche una piccola somma di danaro, se circoli con molta velocità, fa la figura di grande, e tanto maggior comparisce, quanto più se ne accelera il moto.
Definiz: § III. Detto di scritture, notizie e simili, vale figuratam. Andare attorno, Correre per le mani o per le bocche della gente; e per lo più di soppiatto, furtivamente. –
Esempio: Crudel. Rim. 53: Circolava una scrittura Da sua Lionesca Maestà firmata: E lo scritto diceva ec.
Definiz: § IV. Term. dell'antica Chimica. Dicevasi Far circolare un liquore, quando, posto al fuoco in vaso da ciò, veniva a raccogliersene, condensato in un tubo di vetro, il vapore che dal liquor medesimo si suscitava mediante il movimento vorticoso dell'ebullizione.