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DAZIONE.
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DAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto del dare, del cedere, del consegnare; ma è voce di raro uso.
Dal lat. datio. ‒
Esempio: Cic. Ufic. 134 t.: In questo medesimo tempo Tiberio Numicio e Quinto Emilio tribuni della plebe.... furono dati.... E di questa dazione ne fu confortatore ed autore Postumio medesimo, el quale era dato.
Esempio: Lemm. Testam. 37: Quanto e al pagamento, e dazione, e distribuzione de' detti soprascritti lasci fatti a' piatosi luoghi,... lasciò piena balìa, ec.
Esempio: Vill. G. 623: La quale dazione di Serravalle fue molto cara e gradita per li Fiorentini.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 122: Dalle piante più gentili si vogliono côrre i frutti con la dilicatezza delle dita, quasi spontanea dazione.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 259: Instantanea dazione di un pegno equivalente.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 33: Tutte queste considerazioni operarono tanto nei Consigli austriaci, che non potè avere effetto la dazione della Baviera.
Definiz: § I. Dazione dell'anello, dicesi L'atto col quale lo sposo pone in dito alla sposa l'anello matrimoniale, secondo i riti; La cerimonia del matrimonio. ‒
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 253: Sono accompagnati alla chiesa da numerosa cavalcata e corteggio, e altre dame, le quali assistono alla dazione dell'anello.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 3, 14: Io anderò dalla signora Volunia a darle questa buona novella, e che si prepari sollecitamente alla dazion dell'anello.
Definiz: § II. Dazione in soluto, dicesi nel linguaggio forense, con maniera latina, il Dare una cosa in pagamento. ‒
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 2, 75: Molte altre cose cadono sotto questa materia della compra e vendita, o della dazione in soluto.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 8, 139: In tal caso sarà più tosto una dazione in soluto, che una cessione di credito.