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GRAZIARE.
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GRAZIARE.
Definiz: Att. Liberare per atto di grazia dalla pena alla quale alcuno è stato condannato, Concedere ad alcuno la grazia, Fare la grazia. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 139: Io ho udito più volte il principe nostro dolersi del non aver potuto graziare alcuni ammazzatisi troppo presto.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 181: Per sodisfacimento di Cesare, le facoltà di ricevere e di graziare gli eretici e gli scismatici doversi conceder amplissime, quanto mai si fossero concedute da verun Papa.
Definiz: § I. E per Esimere, Esentare, da parte di carico, gravezza, o multa: costruito anche, mediante la prep. Di, con un compimento indicante la gravezza o la multa. –
Esempio: Nard. Stor. 1, 56: Furono anche fatti in detto tempo officiali di grazie per graziare i debitori delle gravezze, ed eziandio per assolvere dalle condennagioni fatte a' delinquenti; i quali officiali graziarono largamente ogni debitore, si che pochi rimasero che assoluti e graziati non fossero.
Esempio: Varch. Stor. 471: I cittadini i quali erano, o tanto grandi che non temevano d'esser pegnorati da birri, o tanto poveri che non avessono il modo, non pagavano l'intero delle gravezze; e non solo erano comportati de' residui, ma ogni tanto tempo graziati, cioè scancellavano con una piccola quantità tutta quanta la somma.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 395: E poco di poi, per un'altra provvisione, graziarono i debitori d'un accatto posto l'aprile dell'anno millecinquecentoventidue; cioè fecero, che tutti coloro i quali detto accatto pagato non avevano, pagando fra 'l termine di un mese cinque soldi per lira a perdita, cioè senza dovergli riaver mai, s'intendessino liberati e assoluti di tutta quanta l'intera somma.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 438: Creossi ancora una mano d'ufiziali, per graziare coloro i quali avevano debito in Comune.
Definiz: § II. E per Concedere una grazia, un favore; Fare ad alcuno grazia e cortesia; costruito con un compimento retto dalla prep. Di. E trovasi anche usato assolutam. –
Esempio: Ug. Pap. Rim. Z. 466: Tanto il grazïar si fa perfetto, Quanto tosto si dà a chi 'l disira.
Esempio: Red. Lett. 1, 350: Il sig. NN. mi ha dato il suo consenso, graziando di questa grazia esso sig. Bonomo.
Esempio: E Red. Lett. 3, 186: Si potrebbe chiamar beato, se V. A. S. lo graziasse di un luogo di aiutante di camera.
Esempio: E Red. Lett. 3, 232: È terminato il tempo.... della mia licenza de' libri proibiti, della quale restai graziato.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 82: Altro più potente, più utile, e più durevole conforto mi fo ancora lecito di sperare dalle RR. VV. se si degneranno.... di graziarmi del loro perdono.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 240: L'Imperator Federigo II graziò il Comune di detto luogo di confermargli i suoi antichi privilegj, colla sua giurisdizione, e con gli uomini di essa, atteso l'essere stati sempre i Pontremolesi fedeli al sagro Romano Imperio.
Definiz: § III. Usasi riferito a supplica, istanza, e simili, per Concedere quanto in essa si dimanda, Esaudire. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 277: Avanti a voi ambasciatore portomi E a grazïar vi prego ogni mia supplica.
Esempio: Fag. Comm. 4, 123: Sian pure ringraziati i Numi in eterno, che se talora par che ritardino a graziar le nostre suppliche, non per altro lo fanno, che per dar loro.... un condimento, che le renda più grate.
Esempio: E Fag. Pros. 103: Vedendo ad altri ignoranti par suoi in tal forma graziarsi le suppliche, egli ancora va a seconda di questa propizia corrente.