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Dizion. 5° Ed. .
MUNICIPIO.
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MUNICIPIO. Definiz: | Sost. masc. Nome che i Romani davano a Ciascuna città, specialmente d'Italia, che fosse retta secondo leggi sue proprie, da proprj magistrati, e che in pari tempo godesse della cittadinanza romana. |
Dal lat. municipium. − Esempio: | Nard. Liv. Dec. 237 t.: Giudicava ch'a' padri fusse data facultà di ricercare i prigioni, se essi avessero avuto intelligenza con alcuno de' compagni e confederati del nome latino: e s'ei fussero stati aiutati da loro nella guerra o dall'altre terre e municipj. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 1, 12: Quelle città adunque si chiamavano municipj, le quali, avanti che elle avessero che fare co' Romani, viveano per se stesse libere e con propie leggi. | Esempio: | Salvin. Lett. IV, 2, 249: I decurionati, che erano come i senatorati de' municipj o città fuori di Roma, che si governavano colle proprie loro leggi, erano similmente cariche, ec. | Esempio: | Maff. Stor. diplom. 35: Il trascritto d'alcuni atti del municipio de' Ceretani, in nota lapida già de' Maffei di Roma, chiamasi con le stesse solenni parole ec. | Esempio: | Galian. B. Vitr. 171: Soprattutto dee principalmente la Curia corrispondere all'eccellenza del municipio o città che sia. | Esempio: | Lam. Ant. tosc. 1, 178: I Romani trovarono il municipio di Firenze in bonissimo stato. | Esempio: | Alf. Sallust. 37: Si distribuì in Capova e negli altri municipj, secondo la lor facoltà, un convenevole numero di gladiatori. | Esempio: | Zannon. Marm. Pozz. 8: Le prefetture erano città ridotte in soggezione dei Romani, e che perciò, se anche avessero colonie di loro, erano al tutto da queste differenziate, come si differenziavano i municipj innanzi alla lor mutazione in prefettura. | Esempio: | Capp. Longob. 121: Segnando la forma romana del municipio con la impronta barbarica. |
Definiz: | § I. E per Corpo di tutti i cittadini di una città o terra che si regga coi proprj statuti; Comune. − |
Esempio: | Bonich. Bind. Rim. B. 129: Se 'l municipio è tale Che conservi in ragione Le singular persone, Signor non v'ha che far, secondo 'l vero. |
Definiz: | § II. Pure per Comune, nel senso che oggi ha di Aggregazione di cittadini, compresi dentro una determinata circoscrizione di luogo, e con proprj amministratori eletti da coloro che ne hanno il diritto; e dicesi altresì Il collegio di coloro che l'amministrano, come anche Il luogo dove detta Amministrazione risiede. − |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 146: L'autorità dei municipj fu ordinata secondo le forme antiche. | Esempio: | Giord. Op. 2, 492: Aiutò lo spedale del municipio. | Esempio: | E Giord. Op. appr.: Visse utile al suo municipio. | Esempio: | Giobert. Rinnov. 1, 273: Non è dunque da meravigliare se per li più la sola e vera patria consiste nel municipio o nella provincia. |
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