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1) Dizion. 5° Ed. .
OCCHIUCCIO e OCCHIUZZO.
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Dizion. 5 ° Ed.
OCCHIUCCIO e OCCHIUZZO.
Definiz: Diminut. di Occhio, usato quasi sempre in senso vezzeggiativo. Occhio piccolo, e propriamente vivace e grazioso. ‒
Esempio: Nuccol. C. Rim. 234: Io con Tristan ne prenderia la giostra Sol per veder gli occhiucci ner che more.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 4: Ha ella più quegli occhiuzzi ribaldi, Che mi fer pazziar?
Esempio: E Buonarr. Tanc. 5, 7: Ve' come negli occhiuzzi ella par vispa.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 2, 33: In quegli occhiuzzi Due serpentuzzi Stannosi ascosi, Son velenosi.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 14: Labbri leggiadri, Occhiucci ladri, Non bramo più.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 299: Con le chiome ricce e bionde, Con gli occhiucci tuoi sereni, Amor mio deh vieni, vieni.
Esempio: Fag. Comm. 1, 114: Non maraviglia ch'egli è si buio, perchè non risplendon le stelle di quei begli occhiuzzi.