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FETERE, coll'accento sulla prima sillaba.
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FETERE, coll'accento sulla prima sillaba.
Definiz: Neutr. Render fetore, puzzo, Puzzare: ma è voce usata più che altro nel Presente e nell'Imperfetto del Modo indicativo, e solo nel linguaggio della poesia.
Dal lat. foetere. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 173 var.: È assomigliato a Lazzaro, del quale si dice che fetea.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 53: Quanti de l'un, quanti de l'altro sesso Ci ritroviamo, uccidiàn tanti becchi, Quelli che più fetean, ch'eran più vecchi.
Esempio: Bin. Rim. burl. 1, 220: E se punto talor ce ne vedete (dell'acqua) Ragunata nel fondo, ell'è piovana, Statavi tanto, che verdeggia o fete.
Esempio: Dav. Tac. 1, 179: Le opere di sasso, se chi vien doppo le guarda, con occhi torti, son sepolture che fetono.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 186: Di sangue, puzo e morbo ogni cosa fetea.