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1) Dizion. 5° Ed. .
COMPAGNACCIO.
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COMPAGNACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Compagno. Compagno di cattivi costumi, e che induce altri al mal fare. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Per la pratica tenuta con certi cattivi compagnacci.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 7: Nè per me.... l'oste frigge zampe nè migliacci, Nè sdruce di prosciutto le gran fette, Perch'io me n'unga coi miei compagnacci.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 5, 1: Che mo' di fare è quello, eh compagnacci? Parvi dì questo da questi baccani?
Definiz: § I. Buon compagnaccio, o simile, si usa talvolta ad esprimere giocosamente altrui certa familiarità benevola.
Definiz: § II. Compagnacci, fu nome dato in Firenze ad una Mano di giovani di buone famiglie, che si erano ristretti insieme per far contro a Frate Girolamo Savonarola, ed opporsi alle austere massime da lui predicate. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 167: Appresso i capi della parte contraria [al Frate], vedendo che molti giovani da bene, animosi, fieri e in sull'arme, erano inimici di questo Frate, gli avevano ristretti insieme, e fattone una Compagnia, chiamati i Compagnacci, di che era signore Doffo Spini.
Esempio: Nard. Stor. 1, 133: Predicando dopo vespro nel duomo Fra Mariano degli Ughi,... certi giovani scandalosi, chiamati i Compagnacci (questa era una compagnia di viziosi e sfacciati giovani, creata per rovinare il Frate),.... eccitarono in detta chiesa un gran romore.
Esempio: Varch. Stor. 1, 160: A messer Baldassarre nocque.... l'esser stato de' Compagnacci contra Fra Girolamo.