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COSCIA.
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COSCIA.
Definiz: Sost. femm. La parte del corpo animale dall'anca al ginocchio.
Dal lat. coxa. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Le cosce colle gambe, il ventre e il casso Divenner membra che non fûr mai viste.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 58: Sentendo l'odor della gru, e veggendola, pregò caramente Chichibio, che ne le desse una coscia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 365: Delle ginocchia il nodo in fuor si stende, E per le secche coscie par gonfiato.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 41: Col nemico suo si stringe e serra;... e non v'è piastra alcuna Che gli resista sì, che grave angoscia Non dia piagando alla sinistra coscia.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 68: La vesta di sopra d'ermisin rosso l'arrivava a mezza la coscia.
Esempio: Salvin. Iliad. 132: Con questo [sasso] colpì Enea nell'osso scío, Dove la coscia nello scío si volge, E ciotola però viene appellata; La ciotola gl'infranse, e ruppe i tendini.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 24: A quest'ossa del catino sono attaccati i femori per di fuori,... ed all'intorno i molti muscoli che fanno il fianco e la coscia.
Definiz: § I. Per estensione e poeticam. detto per Fianco. –
Esempio: Mont. Poes. 1, 400: Tu che pigro Dal fulmine di Giove offesa ancora Porti la coscia, perchè fuggi, Asopo?
Definiz: § II. Pure poeticam. e figuratam. per Sponda, Estremità laterale, detto di Carro. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Ella pur ferma in su la detta coscia Del carro stando, alle sustanzie pie Volse le sue parole così poscia.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 744: Ella; cioè Beatrice, pur ferma in su la detta coscia Del carro stando; cioè stando in su la sinistra coscia de la Chiesa, che è la parte punitiva de la iustizia, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 768: Ella stava in su la sinistra coscia del carro, volta verso 'l griffone, e lui ragguardava.
Definiz: § III. Per similit., Coscia chiamasi La parte del ponte fondata alla riva. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 65: Alla coscia del ponte Vecchio di qua dall'Arno.
Esempio: Vill. G. 96: Dal contado di là dal fiume d'Arno si prendono [le miglia] alla coscia del ponte Vecchio di qua dall'Arno.
Esempio: Varch. Stor. 3, 174: In sulla coscia del ponte a Santa Trinita da man destra era Un'altra statua pur d'un Fiume.... E da man sinistra pur in sull'altra coscia del medesimo ponte era la statua d'un altro Fiume.... Dall'altra parte del ponte predetto era in sulla coscia diritta del ponte un'altra statua pur d'un Fiume.... Ed in sulla coscia manca del ponte era la statua del Reno.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 287: Mi piacerà che, per sostenimento de le teste o coscie de' ponti, dallo lato di sopra e da quello di sotto, si rilievino barbacani per reggere più gagliardamente le teste del ponte.
Esempio: Borgh. V. Lett. 113: Quello sguancio che è dalla coscia del ponte alla Carraia, dove la sponda d'Arno si dirizza verso gli Spini.
Definiz: § IV. E Term. d'Architettura. Cosce delle volte e degli archi, diconsi le Attaccature o Parti di esse volte od archi che sono comprese fra le mosse e le spalle; più comunemente Fianchi o Rinfianchi. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 91: Ma i fianchi rimasti infra gli occhi delle volte ed il diritto delle mura alle quali s'appoggiano, chiamati da' muratori le coscie delle volte, si hanno a riempiere non di terra o di calcinacci vecchi, ma più presto di muraglia ordinaria e stabile, collegata pur di nuovo e da capo alle mura.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 175: Archi, i quali non rovineranno, se prima non verranno tagliate loro le coscie ed imposte.
Definiz: § V. E detto di porta, trovasi per Muro laterale, Fiancata. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 3: E che si faccia al borgo del detto castello la porta là ove ella è a lato a la chiesa, e che l'una coscia della porta sia il muro della chiesa; e da l'altro lato si faccia la coscia di muro.
Definiz: § VI. Pure per similit., detto di strettoio, torcolo o torchio, o simili arnesi, chiamasi Ciascuno de' due pilastri, colonne, travi, o simili, laterali, a cui l'arnese stesso è raccomandato. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 169, 1: Strigne [il torcolo da rame] il rame intagliato sopra la carta.... per mezzo di due rulli, curri o cilindri, posti per lo piano nel mezzo delle due cosce di esso torcolo;... e l'estremità del rullo di sotto posano sopra due zoccoletti.... inseriti nell'aperture delle cosce, delle quali è composto il torcolo, da potersi alzare e abbassare.
Definiz: § VII. A coscia, posto avverbialm., dicesi dei calzoni stretti in modo intorno alla coscia da rilevarne la forma.
Definiz: § VIII. Battersi la coscia o le cosce, si disse poeticamente a significare, con tale atto, furore od anche pentimento. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 42: El cieco Errore or qua or là svolaza: Percotesi il Furor con man la coscia: La Penitenzia misera stramaza.
Esempio: Ar. Sat. 1, 177: Se poi pentito si batte le cosce, Altro che sè non de' imputar del fallo.