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Dizion. 4° Ed. .
VERME, e VERMO.
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VERME, e VERMO.
Definiz: | Vermine. Lat. vermis. Gr. σκώληξ. |
Esempio: | Dant. Purg. 10. Non v'accorgete voi, che noi siam vermi Nati a formar l'angelica
farfalla? |
Esempio: | Nov. ant. 2. 6. E della pietra, quando vi dissi dello verme, voi mi stabiliste
un pane intero. |
Esempio: | Cr. 3. 11. 1. Dassi la polvere sua (del zit) contr'a' vermi.
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Definiz: | §. I. Verme, figuratam. |
Esempio: | Petr. son. 263. Mentre che 'l cor dagli amorosi vermi Fu consumato (cioè:
da amore, o da pensieri amorosi) |
Esempio: | Dant. Inf. 6. Quando ci scorse Cerbero il gran vermo, Le bocche aperse.
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Esempio: | E Dan. Inf. 34. I' mi presi Al pel del vermo reo, che 'l
mondo fora (cioè: Lucifero) |
Esempio: | Ar. Fur. 45. 84. Che al gran vermo infernal mette la briglia (cioè: al
Diavolo) |
Definiz: | §. II. Vermo muro, e Vermo volatío, si dicono Alcune infermità del cavallo. |
Esempio: | Cr. 9. 11. 1. Contro la 'infermità del vermo muro si dee la superfluità della
carne predetta insino alla superficie del cuoio cautamente tagliare. |
Esempio: | E Cr. 9. 14. 1. Alcuna volta per cagion del predetto vermo si
fanno nel cavallo, e spezialmente nel capo diverse piaghe, e le più son piccole, ed enfiano il detto capo; e alcuna
volta fanno a modo d'acqua gocciolare gli umori per le nari, e allora s'appella vermo volativo. |
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