Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BACIAMANO e BACIAMANI
Apri Voce completa

pag.9


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BACIAMANO e BACIAMANI.
Definiz: Sost. masc. Riverenza che si fa altrui baciandogli la mano. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 401: Abbracciavano a Nerone le ginocchia, straccavanlo co' baciamani.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 214: Il cortigian della moderna razza E bacia e morde insieme e ride e rode. Ci vuol altro che far del bell'in piazza Con que' gran baciamani ec.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 48: Alcuni sciocchi, li quali vi studiano su con mille smorfie ed ufficj a fine di riportarne certi piccioli vantaggiuzzi, come sarebbe o il regalino o la visita o il baciamano.
Definiz: § I. E per Complimento o Modo di salutare altrui, scrivendo lettere o parlando, nato dal costume che avevasi in passato di chiuder le lettere con quella formola rispettosa: Vi bacio le mani. –
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 243: Un baciamani al sig. Cavagliere suo fratello da mia parte.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 23: Al sig. Francesco mi farà grazia rendere il baciamano, dicendogli che con un poco d'ozio gli scriverò.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 88: Al sig. Bono mille baciamani affettuosissimi, e mille rinnovazioni d'invidia di cotesta sua sì dolce quiete di Padova.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 206: Mille baciamani agli amici.
Esempio: Fag. Rim. 2, 332: E per finirla, con un bello Baciamano vi faccio riverenza Sì umil, ch'io tocco terra col cappello.
Definiz: § II. Baciamano dicesi comunemente Quel saluto che si fa a una persona da certa distanza, con l'appressarsi l'estremità delle dita alla bocca, e poi indirizzare la mano verso chi si vuol salutare. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 11: Ma quando la mia penna è necessaria, Che baciamani, che salamelecchi!