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1) Dizion. 5° Ed. .
CELLERAIO ed anche CELLERARIO
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CELLERAIO ed anche CELLERARIO.
Definiz: Sost. masc. Titolo che si dà nei conventi di monaci a quel frate, che ha cura della dispensa, e provvede il necessario al convento.
Dal lat. cellerarius. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 294: Uomo di molto senno e discrezione, il quale fu cellerario e cuoco di quello monisterio.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 301: Comandò ancora al celleraio, che uccidesse uno castrone.
Esempio: Tass. Lett. 2, 274: Non ho voluto perder questa occasione d'avvisarla de lo smeraldo c'ho ricevuto dal Padre cellerario.
Definiz: § I. Per Cantiniere. –
Esempio: Bocc. Lett. 295: Volgari vini e chiari, ed in netto vaso, e dalla diligenzia del celleraio conservati.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 69: Perocchè voi sete il celleraio di questo sangue [del sangue di Cristo], e che ne tenete le chiavi.