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Dizion. 5° Ed. .
IMITATORE.
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IMITATORE. Definiz: | Verbal. masc. da Imitare. Chi o Che imita. |
Lat. imitator. – Esempio: | Med. L. Op. 4, 229: Ogni buon medico della natura imitatore, prima pone rimedio a quello che principalmente e più offende la vita. | Esempio: | Machiav. Pros. var. 5, 17: Se tu vuoi che e' sia migliore l'imitatore che l'imitato, tu vuoi quello che il più delle volte non è. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 35, 10: Così venia l'imitator di Cristo Ragionando col Duca. | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 39: Raimondo, imitator della severa Rigida antichità, lodava i detti [di Goffredo]. | Esempio: | E Tass. Pros. div. G. 1, 75: L'imitatore il quale rassomiglia non una azione vera, ma un sogno, e l'imagine dell'azione essendo più lontana da la verità, sarebbe per conseguente più imperfetto. | Esempio: | Buonarr. Sat. 2, 229: Questi ristori De gli animi conviene esser giocondi, Che son della natura imitatori. | Esempio: | Zanott. Avvert. 31: Ed io estimo il meglio essere un eccellente seguace dello stile del Calliari, che un mal imitatore del Sanzio. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 5, 435: Leggi Talor le consonanze de' poeti Imitatori di natura. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. 2, 10: Servili imitatori (gl'Italiani) delle cose d'oltremonti, ed incapricciti ancor essi dei governi geometrici. |
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