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IMITATORE.
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IMITATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Imitare. Chi o Che imita.
Lat. imitator. –
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 38: Iddio promise la gloria della celestiale patria a' suoi imitatori.
Esempio: Med. L. Op. 4, 229: Ogni buon medico della natura imitatore, prima pone rimedio a quello che principalmente e più offende la vita.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 17: Se tu vuoi che e' sia migliore l'imitatore che l'imitato, tu vuoi quello che il più delle volte non è.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 10: Così venia l'imitator di Cristo Ragionando col Duca.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 39: Raimondo, imitator della severa Rigida antichità, lodava i detti [di Goffredo].
Esempio: E Tass. Pros. div. G. 1, 75: L'imitatore il quale rassomiglia non una azione vera, ma un sogno, e l'imagine dell'azione essendo più lontana da la verità, sarebbe per conseguente più imperfetto.
Esempio: Buonarr. Sat. 2, 229: Questi ristori De gli animi conviene esser giocondi, Che son della natura imitatori.
Esempio: Zanott. Avvert. 31: Ed io estimo il meglio essere un eccellente seguace dello stile del Calliari, che un mal imitatore del Sanzio.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 435: Leggi Talor le consonanze de' poeti Imitatori di natura.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 10: Servili imitatori (gl'Italiani) delle cose d'oltremonti, ed incapricciti ancor essi dei governi geometrici.