Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SERPE
Apri Voce completa

pag.1508


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» SERPE
SERPE.
Definiz: Propriamente serpente senza piedi, come vipera, aspido, scorzone, cicigna, e simili. Latin. anguis, serpens.
Esempio: Boc. Nov. 77. 41. Te non colomba, ma velenosa serpe conoscendo.
Esempio: E Bocc. num. 59. Tu da questo caldo scorticata, non altrimenti rimarrai bella, che faccia la serpe, lasciando il vecchio cuoio.
Esempio: Dan. Inf. 25. Da indi in qua mi fur le serpi amiche.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 13. Ben dovrebbe esser la tua man più pia, Se state fossimo anime di serpi.
Esempio: Fiam. 7. 50. Meritamente avuto del morto Archemoro del serpe.
Esempio: Ditt. 2. 12. Non credo un serpe, che ha 'l cor cotanto Acerbo.
Esempio: Giust. Cont. B. M. Canz. 14. Se il serpe, che guardava il mio tesoro.
Definiz: §. Ogni serpe ha 'l suo veleno: Proverbio vulgato, e vale, Che ognuno ha la sua ira. Latin. inest, et formicae bilis.
Definiz: §. Allevarsi la serpe in seno: che è Benificare uno, che poi, benificato, abbia a nuocerti. Lat. colubrum in sinu fovere.
Definiz: §. Metter la serpe tra l'anguille, ec. che è Accompagnare un litigioso, con brigata quieta, e pacifica.
Esempio: Pataff. La serpe è mescolata coll'anguille.