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1) Dizion. 5° Ed. .
IMPIASTRICCIATO.
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IMPIASTRICCIATO.
Definiz: Partic. pass. di Impiastricciare.
Definiz: § I. In forma d'Add. Intriso, Imbrattato, Sparso, e simili, di checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 171: Il doglio mi par ben saldo; ma egli mi pare che voi ci abbiate tenuta entro feccia, chè egli è tutto impiastricciato di non so che cosa sì secca, che io non ne posso levar con l'unghie.
Esempio: Bracciol. Schern. 8, 46: Con certi cenci suoi fatti a mazzocchi Torce la corta chioma impiastricciata, Poscia allo specchio suo drizzando gli occhi, Quei rivolgoli suoi rimira ec.
Definiz: § II. E per Imbellettato, Raffazzonato con lisci, o altra simil materia, grossamente, alla peggio. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 221: E non si avveggono, che oltre allo sconvenevole della cosa male impiastricciata, egli è un grande offendere gli uomini, il presumerli, rispettò a sè, fanciulli che non sappian discernere una maschera da una faccia (qui figuratam.).
Definiz: § III. Figuratam., riferito a parole, per Appiccicato malamente, Confuso insieme. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 347: Nè anco le masticherai, nè inghiottiraile (le lettere e le sillabe) appiccate e impiastricciate insieme l'una coll'altra.
Definiz: § IV. Impiastricciato, vale anche Mescolato, Intriso, con altra sostanza e ridotto in poltiglia. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 103: S'accresceva il maligno male col tenersi da Pisone affatturato; trovandosi sotto il suolo e nelle mura ossa di morti, versi, scongiuramenti,... ceneri arsicciate, impiastricciate di sangue e altre malíe, onde si crede l'anime darsi alle dimonia.