1)
Dizion. 5° Ed. .
INGRESSO.
Apri Voce completa
pag.826
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
INGRESSO. Definiz: | Sost. masc. L'atto dell'entrare in un luogo, Entrata; ed altresì Modo, Facoltà, di entrare in un luogo. |
Dal lat. ingressus. – Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 4, 2: Oh! quanti sono Che 'l mancamento sol d'aver l'ingresso Dentro la porta, che pon l'ozio in bando, Tien fuori a passeggiar piazze e quadrivi. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 140: Riparo, è ver, mi sei tenace e spesso Contro la man che a' danni miei congiura; Poichè tu nieghi al rapitor l'ingresso, E fai così la messe mia sicura. | Esempio: | Pindem. Poes. 471: L'agevol troppo agli altrui lari ingresso. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 147: Lo fa scendere nel cortiletto.... con l'ordine di sconficcare adagio il paletto, per aver libero l'ingresso e la ritirata. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 3, 2: Agevole mi presti L'ingresso alla notizia ed alla mostra Delle cose più belle e di più grido. | Esempio: | Segner. Mann. apr. 19, 3: Quivi pertanto risolviti di posarti al piè del tuo Crocifisso: ingredere, egredere; questo sì, ma sempre per eum. Non lo considerar mai nè come puro Dio, nè come puro uomo, perchè erreresti: nel resto, se vuoi goder l'ingresso e l'egresso, rimiralo nel suo essere. |
Definiz: | § II. Più comunemente usasi per L'entrare, e propriamente con solennità o pompa, che fa un principe, un alto personaggio, un capitano con l'esercito, e simili, in una città, o in un paese, un vescovo nella sua diocesi, o un curato nella sua parrocchia. – |
Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. 552: Si festeggiò questo primo ingresso nel territorio della Repubblica con le acclamazioni di tutto l'esercito. | Esempio: | E Corsin. Stor. Mess. trad. appr.: Risolvè poi di far alto a ogni tanto, per andar pigliando lingua, e per assicurarsi di far l'ingresso con saputa e con permissione del Senato. |
Definiz: | § III. E figuratam., per L'atto del prender possesso di una carica; e in particolare si usò per Il comparire che fa un pubblico insegnante la prima volta in una cattedra, ed altresì L'orazione che si suole in tale occorrenza recitare da esso. – |
Esempio: | Red. Lett. 1, 133: Son venuti a leggere in questo Studio.... due giovani dottissimi, ed ànno ognun di loro fatto un ingresso con una orazione superbissima, latinissima ed arcieloquentissima. | Esempio: | E Red. Lett. 2, 148: Il Gronovio fece il suo ingresso che fu ascoltato con grandissima attenzione. | Esempio: | E Red. Lett. 2, 148: Il P. Noris domenica farà il suo primo ingresso. | Esempio: | E Red. Lett. 2, 367: Il P. Noris fece iermattina il suo ingresso in Scuola magna, e recitò una nobile orazione. |
Definiz: | § IV. Pure per L'atto dell'entrare, Entrata, in qualche luogo o parte, o in checchessia; detto, per similit., di cose materiali. – |
Esempio: | Guglielmin. Nat. Fium. 221: Parendomi verisimile, che vicino a' luoghi che danno l'ingresso a' fiumi, debbano essere [le acque de' laghi] qualche poco più elevate di pelo, che negli altri luoghi. | Esempio: | E Guglielmin. Nat. Fium. 237: Ciò però non nasce, perchè il fiume non sia valevole col tempo ad acquistar forza da superare il contrasto che fa il mare al suo ingresso, ma perchè, ec. | Esempio: | E Guglielmin. Nat. Fium. appr.: Chi potrà sanamente sostenere che un fiume reale, nella sua piena, proibisca l'ingresso ad un influente, e che questo ec.? |
Esempio: | Algh. Litot. 39: Facendo questo bagno caldo, si renderà poi più facile l'ingresso alla sciringa. | Esempio: | Pap. Nat. Umid. 123: L'olio e tutti quanti i liquori untuosi, per avere nella loro composizione più parti viscide e glutinose che non à l'acqua e gli altri liquori non untuosi, possono eglin perciò assai più agevolmente, che questi, impedire l'ingresso dell'aere in qualche luogo, in cui eglin sien collocati. | Esempio: | Manfred. Inst. astron. 313: Si richiede un tempo notabile.... fra l'ingresso della luna nella penombra in O, e il suo ingresso nell'ombra in S. | Esempio: | Piazz. Lez. astron. 1, 35: Negli eclissi di luna, cagionati dal di lei ingresso nell'ombra della terra, più non ricevendo essa i raggi del sole, dee rendersi invisibile, qualunque sia il luogo dell'occhio. |
Definiz: | § V. E figuratam., detto di cose morali. – |
Definiz: | § VI. E in particolare dicesi dagli Astronomi, L'entrare apparente del sole in una data costellazione, o in un dato punto della eclittica; ed altresì L'entrare apparente del disco di un pianeta nel disco del sole. – |
Esempio: | Manfred. Inst. astron. 127: Si facciano le osservazioni e i calcoli descritti al num. 3, tanto verso l'ingresso del sole nel Cancro, quanto verso il suo ingresso nel Capricorno. | Esempio: | E Manfred. Inst. astron. 129: Gli astronomi hanno cercati de' metodi di determinare esattamente i tempi dell'ingresso del sole ne' punti solstiziali. | Esempio: | E Manfred. Inst. astron. 135: E quindi sono stati regolati i giorni degli ingressi del sole in ciascun segno del zodiaco. | Esempio: | Piazz. Lez. astron. 2, 396: Sia ora P F M il disco del sole,... S il centro; p il centro di Venere in contatto col bordo interiore del solo all'ingresso, f similmente il centro di Venere in contatto col bordo interiore all'egresso. | Esempio: | E Piazz. Lez. astron. 2, 400: Per l'ingresso di tutto il diametro (di Venere nel disco del sole), il medio delle osservazioni del 1769 dà 18'20." |
Definiz: | § VII. Ingresso vale altresì, figuratam., Principio, Cominciamento, riferito a carica o ufficio, a libro, discorso, e simili. – |
Esempio: | Davil. Guerr. civ. V. 1, 44: Nell'eseguire così grave deliberazione del Re contra i principali signori del suo sangue ne i primi anni della sua giovanezza e nel primo ingresso del suo governo, giudicavano opportuno che vi concorresse per corroborarle l'universale assenso di tutta la nazione. | Esempio: | Viv. Vit. Galil. 346: Nell'ingresso del qual Trattato, diede pubblicamente notizia delle novità delle macchie solari. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 1, 158: Scusatisi in sul bell'ingresso del discorso dell'aver mandato nel 1528 le genti loro con Lautrec all'assedio di Napoli, continuavano dicendo ec. |
Definiz: | § VIII. Onde Nel primo ingresso di checchessia, o di fare checchessia, o Al primo, ingresso di checchessia, o di fare checchessia, vale In sul principio della cosa, o di fare la cosa, della quale si discorre. – |
Esempio: | Galil. Op. astronom. 1, 338: Mi pare che questo autore in questo primo ingresso si dichiari molto poco intelligente della posizione, la quale egli intraprende a voler confutare. | Esempio: | E Galil. Op. IV, 123: Pare che Aristotile nel primo ingresso di questa speculazione abbia avuto la medesima oppinione. | Esempio: | Fag. Rim. 4, 80: Monsignor, mi dispiace al primo ingresso Di dedicarvi la mia servitù, D'aver a esser così male ammesso. |
Definiz: | § IX. Pure per Principio, Cominciamento, riferito a stagione, età, e simili. – |
Esempio: | Cocch. Cons. med. 2, 61: Corpo virgineo (di donna) nell'ingresso della pubertà. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 203: Il reverendo padre Milles de Milles di Novara, religioso della Riforma, in età di anni 50, di temperamento sanguigno, di abito di corpo adusto e forte, da circa otto anni, in tutti gl'ingressi della primavera e dell'autunno, soffriva ec. |
Definiz: | § X. Ingresso, dicesi altresì la Parte, o Apertura, per la quale si entra in qualche luogo, o che dà adito ad esso. – |
Esempio: | Maff. Anfit. 180: Le arcate dell'Arena, o sia gl'ingressi attorno, erano settantadue. | Esempio: | E Maff. Anfit. 240: Non c'è stato finora chi si sia dato cura di misurar le larghezze degl'ingressi del Coliseo che rimangono e che non rimangono, per la prevenzione che sian tutti uguali. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 11: Vanno; e di scheletri veggiono oppresso Della funerea grotta l'ingresso. | Esempio: | E Fiacch. Fav. 2, 55: Dall'angusto ingresso Si sporge, e la cagion specola e guarda. | Esempio: | Giord. Op. 1, 10: Per mezzo la facciata è il principale ingresso all'atrio. | Esempio: | E Giord. Op. 1, 14: Una tribuna in fine ha cinque porte ad uguali distanze, che sono ingresso ad altrettanti ufficj di notaj, per le scritte de' contratti. |
Definiz: | § XI. Per similit. – |
|