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ESULA.
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ESULA.
Definiz: Sost. femm. Nome d'un'erba caustica e purgativa, del genere degli Euforbj o Titimali; distinta dai Naturalisti nelle diverse specie di Esula maggiore, minore, palustre ec.
Dall'arabo hesl, Specie di timo con lunghe foglie. ‒
Esempio: Benciv. Mes.: L'ascebran, cioè esula, è spezie d'erba lattosa; ed è il solutivo de' contadini: e quale è grande, od ha le radice rotonde e grosse, di corteccia spessa e densa e grave, e l'altro è piccolo.
Esempio: Span. Tes. Pov. volg.: Fior di borrace.... con dramma una e mezza di esula, o di scamonea.
Esempio: E Span. Cur. Occh. volg. Z. 28: Togli esula dramme iij, ermodattili, once mezza; sale gemma ec.
Esempio: Domen. Plin. 873: Il peplo da gli speziali è detto esula ritonda.
Esempio: Ricett. fior. 37: L'esula si chiama da' Greci tithymalo: sotto questo nome d'esula s'intendono tre piante, cioè la maggiore, la minore, e la rotonda. Per l'esula maggiore s'intende la pythiusa di Dioscoride, e la scebram maggiore di Mesue; per l'esula minore il tithymalo cyparissia, e la scebram minore; per l'esula rotonda il peplo, le quali piante oggi sono tutte note. Per l'esula scritta assolutamente s'intenda la minore.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1315: Chiamano gli speziali communemente ogni titimalo esula; di cui sono veramente l'istorie, appresso a gli Arabi, assai confuse.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1316: Crederei più presto che avessero costoro inteso per lo minore titimalo,... quella spezie più per tutto commune, la quale chiamiamo noi esula minore.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1318: Il ciparissio,... per mio giudicio, non è altro che l'esula minore del commune uso.