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1) Dizion. 5° Ed. .
NOVELLIERE e NOVELLIERO.
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NOVELLIERE e NOVELLIERO.
Definiz: Sost. masc. Colui che racconta o scrive le novelle. –
Esempio: Guerrazz. Buc. 128: Il novelliere in molte, in quasi tutte, le cose rassomiglia alla cicala.
Definiz: § I. E per Colui che raccoglie e anche riferisce via via notizie, chiacchiere, che corrono. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor.: Fuggi i lusinghevoli novellieri.
Esempio: Cavalc. Pungil. 218: Questi novellieri recitando i casi e le novelle delle guerre e dell'altre cose, molti ne fanno or lieti, ora tristi.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 293: Questo libro comprende ventiquattro peccati della lingua, cioè: del bestemmiare.... essere bilingue e doppio in parlare, essere novellieri, ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 320: Mi rimetterò dunque in questa parte a quel che giornalmente intenderà il suo messer Alessandro, il quale mi par diligentissimo così novelliero come litigante.
Esempio: Not. Malm. 2, 737: Intendesi per lo più Cicalamenti fatti da donnicciuole o da certi perdigiorni, novellieri e simili.
Esempio: Bellin. Bucch. 41: V'è Mercurio novelliere, Che mal si può appostar per la sua via.
Definiz: § II. E per Raccolta di novelle di un dato autore. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 261: Il novelliere di Franco Sacchetti è una miniera di sali e di urbanità.