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1) Dizion. 5° Ed. .
GAVAZZARE.
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GAVAZZARE.
Definiz: Neutr. Abbandonarsi senza freno e incompostamente all'allegria; ovvero a sollazzi, godimenti, divertimenti, e simili.
Forse da gavisus, che nel latino medioevale trovasi anche gavasus: o da gavescere, o gavisci, del latino barbaro, per gaudere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Pieni di vino sino alla gorgia, tutta notte gavazzano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 100: Scorre [la Discordia] di qua e di là tutta la piazza, Nè può trovar per allegrezza loco. La Superbia con lei salta e gavazza, E legne ed esca va aggiungendo al fuoco.
Esempio: Red. Ditir. 32: E tra noi gozzovigliando, Gavazzando, Gareggiamo a chi più imbotta.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Red. Poes. 246: E pur, se Borea unito alla bufera Qui balli, qui imperversi e qui gavazzi, Lo san ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Mont. Poes. 1, 239: La cruda.... furibonda Guerra, Che nel sangue s'abbevera e gavazza, E sol del nome fa tremar la terra.
Definiz: § III. Poeticam. in forma di Neutr. pass. Gavazzarsi, pure per Sollazzarsi incompostamente, Darsi sfrenatamente alla gioia. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 42: Voluttà con bellezza si gavazza: Va fuggendo il Contento e siede Angoscia; E 'l cieco Errore or qua or là svolazza, ec.