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ORIUOLO e ORIOLO.
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ORIUOLO e ORIOLO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Orologio. –
Esempio: Dant. Parad. 24: E come cerchi in tempra d'oriuoli Si giran sì, che il primo, a chi pon mente, Quieto pare ec.
Esempio: Savonar. Pred. 17: Se io voglio vedere la arte e lo ingegno del maestro dello oriuolo, io guardo lo oriuolo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 197: Se l'oriuolo va male, voi dite subito: Dove ha il cervello colui che ne tien la cura?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 16: Ti voglio dare un oriuolo d'oro Se nella fronte tu cogli Pinoro.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Ho un buon pechesce, l'ombrellin di seta, Un oriolo d'argento dorato, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 18: Basta ch'io tiri fuore L'oriol, perchè vegga che obbligato Io le son mille volte a tutte l'ore.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 233: Nel 54 si trova pagato per l'opera del temperarlo (l'organo), come allora dicevano degli strumenti e degli oriuoli.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Giust. Vers. 163: D'ora innanzi mi consolo! Questo bipede oriolo Anderà col pendolo.
Definiz: § II. Secondo l'agente fisico che serve alla divisione del tempo, la qualità della forza generatrice del movimento, la maniera ond'è congegnato, e simili, prende varj aggiunti, come Orologio A o Da polvere, o Orologio Di polvere, Orologio A ruota, Orologio Con le ruote o Da ruote, Orologio A dondolo, Orologio Da corda, Orologio D'acqua, Orologio D'arena, Orologio A sole o Solare, Orologio Astronomico, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 45: Un sotto poppe, un altro sotto prora, Si tiene inanzi l'oriuol da polve.
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 297: Quando e' bisognasse recitar cento tragedie, elle si potrebbon recitare tutte infra quello spazio di tempo, che misura l'oriuolo d'acqua.
Esempio: E Segn. B. Poet. volg. 298: Con quello spazio d'esso (tempo), che è misurato dall'oriuolo d'acqua; il quale oriuolo s'usava anticamente: e noi oggi in quel cambio usiamo l'oriuolo di polvere.
Esempio: Domen. Plin. 221: Scrive Fabio vestale, che il primo oriuolo a sole in Roma fu fatto da Lucio Papirio cursore al tempio di Quirino.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 288: Oriolo con le ruote e con le spere de' pianeti che giornalmente fanno, entrando, i lor moti. Quest'è quel tanto famoso e nominato oriolo, fatto da Lorenzo della Volpaia fiorentino.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 69: Osservisi con qualche eccellente oriolo da ruote l'ora della notte.
Esempio: Tass. Lett. 2, 237: Tintinni ne gli orecchi e ne la testa, alcuna volta sì forti che mi pare di averci un di questi orioli da corda.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 368: Non considerano di annullare in compagnia de' segni celesti i segni fatti dall'arte, come il suono de' bacini, i fanali accesi alla marina e l'ombre dello gnomone nell'oriuolo a sole.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 7 t.: Sopra le trecce aveva un ricco e bello ornamento d'oro..., e un oriuolo a polvere sopra detto ornamento.
Esempio: Galil. Op. VII, 474: Ne gli oriuoli da ruote, e in particolare ne i grandi, per temperare il tempo accomodano i loro artefici certa asta volubile orizzontalmente.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 11: Prudenzio, un valent'uomo, e mio maestro, Da cui 'mparai far gli orioli a sole.
Esempio: Bart. D. As. 4, 124: Eran dieci ore della notte, secondo l'oriuolo astronomico, quando v'approdò in porto.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 24, 1, 49: Per d'eccellente maestro, per ben concertati che siano gli oriuoli a ruota, non è però mai che riescano sì fedeli a misurare il corso de' cieli e a distinguere le parti del tempo, che non siano or veloci, or lenti più del dovere.
Esempio: Segner. Lett. 46: Gradirebbe qualche oriuolo a suono per essere là stimatissimi, o qualche oriuolo a dondolo, perchè di questi specialmente non se ne sarà là mai veduto niuno.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 166, 1: Da queste tre diverse maniere di principiare a numerar l'ore, ne nascono le tre diverse sorte d'oriuoli solari, cioè italiani, astronomici e babilonj.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 380: Il miglior terreno, Ch'io m'abbia al mondo, è un oriuol d'arena.
Esempio: Mont. Poes. 2, 312: Stringe uno scheltro spaventoso, armato D'un orïuolo a polve e d'una ronca.
Definiz: § III. D'oriuolo, aggiunto a ora determinata, vale Quella data ora in punto, precisa. –
Esempio: Cellin. Vit. 525: Ricordo, come questo dì 3 di settembre mi è nato una figliuola, Maddalena, a ore 11 e tre quarti d'oriolo, e a ore 22 e mezzo, il medesimo giorno, la feci battezzare.
Definiz: § IV. E vale altresì Intera, Sonata, Scoccata, e simili; e usasi più spesso con senso di malcontento motivato da tempo lungo di attesa, di lavoro, e simili. Come chi dicesse:
Esempio: Esempio del Compilatore S'è fatto aspettare tre ore d'oriuolo.
Definiz: § V. Capo d'oriuolo, vale Uomo di testa non ferma o non a segno, volubile, stravagante, e simili. –
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 11: E chi ti può intender mai, capo d'oriolo?
Definiz: § VI. Stare uno con l'oriuolo alla mano, dicesi per Essere uno precisissimo all'ora in cui deve fare il suo dovere, o devono farlo gli altri da lui dipendenti.