Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BALDEZZA
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BALDEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Baldo, L'esser baldo.
Dal provenz. baudeza. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 144: Ed a questa baldezza Tal chiaman mercenaio Che piuttosto uno staio Spenderia di fiorini, Ch'essi di picciolini.
Esempio: Dant. Parad. 16: Voi mi date a parlar tutta baldezza, Voi mi levate sì, ch'io son più ch'io.
Esempio: E Dant. Parad. 32: Ed egli a me: baldezza e leggiadria, Quant'esser puote in angelo ed in alma, Tutta è in lui, e sì volem che sia.
Esempio: Mott. Filos. B. 8: Fu detto figliuolo della baldezza, perciocchè era baldo più che nullo vivente uomo.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 34: Ho presa questa baldezza, colla cortesia di V. S. I., di passare l'imaginazione con questi discorsi di Bacco, mentre che la febre malamente mi rasciuga di dentro.
Definiz: § Pigliar Baldezza addosso a uno, lo stesso che Pigliar baldanza. –
Esempio: Vit. S. Ant.: Se ci vedono timidi e negligenti, ci pigliano baldezza addoso addosso.