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SOPERCHIO, e SUPERCHIO
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SOPERCHIO, e SUPERCHIO.
Definiz: Sust. Che avanza, Che è più del bisogno, Soprabbondanza, Eccesso, Avanzo. Lat. redundantia, excessus. Gr. περισσεία.
Esempio: Dant. Inf. 7. In cui usa avarizia il suo soperchio (cioè: la sua maggior forza, e potere)
Esempio: E Dan. Inf. 11. Per l'orribile soperchio Del puzzo, che 'l profondo abisso gitta.
Esempio: Sen. Pist. 90. Fu trovato per soperchio, e per lussuria il segare del legname diritto a linea.
Esempio: E Sen. Pist. 112. Glorificansi quando la gente parla de' lor soperchi.
Esempio: M. V. 7. 14. I quali tutti si mostrarono allegri stimando, che non gli dovessono attendere, conoscendo il soperchio.
Esempio: Buon. rim. 66. Se il men riempie, e 'l mio soperchio lima Vostra pietà, qual penitenza aspetta Mio cieco, e van pensier se la disdegna?
Definiz: §. I. In proverb. Il soperchio rompe il coperchio; e vale, che Ogni troppo è troppo, Ogni eccesso è biasimevole. Lat. ne quid nimis.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Aristotile dice: Ogni troppo torna in fastidio, e ogni soperchio rompe il coperchio.
Esempio: Varch. Lez. Così diciamo ancora noi sostantivamente il soperchio, e significa propriamente quello, che avanza, abbonda, ed è di più; onde usiamo volgarmente un tal proverbio tratto per ventura da questo verso; il soperchio rompe il coperchio.
Definiz: §. II. Per Soperchiería, Oltraggio. Lat. iniuria, contumelia. Gr. ὕβρις.
Esempio: G. V. 11. 61. 2. L'Avvogaro di Trevigi per soperchi ricevuti si rubellò da messer Mastino.