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Dizion. 5° Ed. .
INORRIDIRE.
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pag.883
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INORRIDIRE. Definiz: | Neutr., e talvolta anche in forma di Neutr. pass. inorridirsi Prendere, Provare, orrore per checchessia; detto di persona o dell'animo suo; e usato anche iperbolicam. |
Dall'adiettivo orrido. – Esempio: | Fr. Giord. Pred.: Chi è di voi che non inorridisca colla memoria di tanti strazj? | Esempio: | Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 171: Inorridivansi anche i non colpevoli in vedere sì atrocemente punir le colpe de gli altri. | Esempio: | Segner. Mann. apr. 3, 5: Se quasi in un salto avessero furiosamente dovuto là giù buttarsi, qual dubbio c'è, che da principio sarebbonsi inorriditi? | Esempio: | E Segner. Pred. 464: Troppo han ragione i meschini d'inorridirsi all'espettazion di quel passo, che dee lor essere il gran tragitto all'inferno. | Esempio: | Menz. Pros. 3, 92: E veramente chi è avvezzo a passar giorno e notte nel giuoco, non può non inorridire al racconto di lunghi viaggi, di navigazioni pericolose, di barbare genti, ec. | Esempio: | Fag. Comm. 5, 110: Che avete amico? ancor voi inorridite dall'infortunio sì compassionevole? | Esempio: | Varan. Vis. poet. 5: E l'alma a inorridir non usa Fu mai de' mali alla terribil vista. | Esempio: | Parin. Poes. 80: Le pietose dame Inorridiro, e del misfatto atroce Odiar l'autore. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 2, 378: Stimava incredibile che voi foste ciechi e barbari a segno di non inorridire al pensiero di continue stragi. | Esempio: | E Giobert. Apol. 20: Il solo pensiero di nuocere a' suoi interessi (della fede) avrebbe fatto inorridire la sua anima timorata e piissima. |
Definiz: | § I. Figuratam. – | Esempio: | Maff. Anfit. 56: Descrivendoli (gli spettacoli del circo) Cassiodoro stesso, e dicendo che si andava con piacere dove l'umanità avrebbe dovuto inorridire. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 5: E sulla mensa di delitto piena Inorridì l'Italia, altri sorrise! |
Definiz: | § II. Poeticam. e con proprietà latina, detto di capelli, chioma, e simili, vale Rizzarsi, Rabbuffarsi, per orrore, spavento, e simili. – |
Esempio: | Chiabr. Rim. 1, 47: E fin nell'alta reggia al suo gran nome Del gran tiranno inorridir le chiome. |
Definiz: | § III. E per Farsi, Divenire, più orribile, truce, spaventoso, e simili; detto di rappresentazione, o di azione tragica. – |
Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 3, 126: Vero è che per questa strada maggiormente s'abbellisce e s'inorridisce l'azione tragica. |
Definiz: | § IV. E per Farsi orrido, spaventoso; detto del mare. – |
Esempio: | Salvin. Eneid. 3, 354: Di tenebre L'onda s'inorridì (il lat. ha: inhorruit unda tenebris). |
Definiz: | § V. Detto di stagione, vale figuratam. Farsi, Divenire, orrido, cioè molto rigido. – |
Esempio: | Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 7: Nè [in Fiandra] v'inorridisce però troppo nè anche l'inverno, essendovi i freddi più tosto lunghi, che aspri. | Esempio: | E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 447: E perchè stava di già in fine l'ottobre, e cominciava la stagione ad inorridire, perciò ridusse egli la sua gente poco dopo alle stanze. |
Definiz: | § VI. Att. Rendere orrido, aspro, fiero, e simili; riferito figuratam. a discorso, a forma di locuzione, e simili. – |
Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 4, 41: Nella epopea si potrà in bocca di persona umile indurre alcuno idiotismo; in descrizione di cose allegre e suavi usar leggiadria scelta; in casi tragici inorridire la forma della locuzione, ec. |
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