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1) Dizion. 5° Ed. .
CINGOLO.
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CINGOLO.
Definiz: Sost. masc. Corda, Funicella o simili, che cinge la persona sui fianchi, e più specialmente Quella onde i Sacerdoti stringono il camice ai fianchi allorchè si parano per celebrare le sacre funzioni.
Dal lat. cingulus. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 223: Quando si vanno a comunicare lo sabato e la domenica, ciascuno si scinga il cingolo, levisi le pelli, e vada pur in cocolla.
Esempio: Fr. Galg. Ord. Mess. 81: Lo cingolo, cioè cordiglio, collo quale si cinge [il prete], significa la fune colla quale [Gesù] fue legato alla colonna, quando fue flagellato.
Definiz: § I. Cingolo trovasi detto per Quella fascia onde le donne greche e romane si cingevano sotto al seno, e che propriamente dicevasi Strofio. –
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 67: Con la veste che le ondeggia intorno al seno, e con le mammelle scoperte, e cinte dallo strofio, spiegato da Isone antico glossatore di Prudenzio per il cingolo.
Definiz: § II. Cingolo militare si disse per Insegna d'ordine cavalleresco, oppure Grado di milizia, perchè si dava la spada col cingolo. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 365: Il quale [Filippo Alberighi] si dice da Carlo Magno decorato del cingolo militare.
Definiz: § III. Cingolo della castità, vale figuratam. La virtù della castità medesima, poichè nel linguaggio scritturale il cingersi i lombi di corda è preso come segno di mortificazione della carne. –
Esempio: Mirac. Mad. R. 163, 8: Questi lombi sieno cinti di cingolo di castità.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Essendo disciolto lo cingolo della castità, lo diletto del peccato prende signoria sopra le lor membra.