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GASTIGAZIONE e CASTIGAZIONE.
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GASTIGAZIONE e CASTIGAZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e l'effetto del gastigare, Punizione; comunemente Gastigo.
Lat. castigatio. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 92: Unde esso benignissimo, magno, de' suoi amico, siccome scrittura dice, mette castigazione siccome luce, nescienti e ciechi da essa allumando.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 64: Nella gastigazione d'altrui sempre dei mescolare alcuna cosa di lusinghe.
Esempio: Regol. S. Bened. 11: Li maliziosi e duri, e superbi, overo disobedienti, nel principio del peccato rifreni per castigazione corporale, o con battiture.
Esempio: Cic. Ufic. 32: Quella gastigazione si debba riferire non all'utilità di colui che gastiga, ma a quella della Repubblica.
Esempio: Fr. Gid. Espos. Vang. volg.: Donde fummo cacciati per lo peccato del nostro primo padre Adamo per gastigazione.
Definiz: § E per Riprensione; ed altresì per Correzione, Emendazione. –
Esempio: Liv. Dec. IV, 195: Vinto adunque il tribuno da queste castigazioni, ed essendo del tempio uscito, Servio Sulpizio pretore raccontandolo, fu decretato il trionfo a Messala Fulvio.
Esempio: Bemb. Stor. 11 t.: Mandate fuori le sue castigazioni pliniane, opera di molto studio e di molta fatica, da quel morbo che gavocciolo si chiama, soprapreso perì.
Esempio: Lett. Pros. fior. IV, 1, 15: Quando anche voleste scorrere queste mie castigazioni sopra gli agricoltori, ve le manderò.
Esempio: E Lett. Pros. fior. IV, 1 24: Io ho avuto un volumetto di que' due autori, cioè Catone e Varrone, colle mie castigazioni; ma non vi è l'epistola.