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1) Dizion. 5° Ed. .
APPUZZARE.
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APPUZZARE.
Definiz: Att. Empir di puzzo, Infettare col puzzo, Render puzzolente, fetido. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 327: Gli altri fece ardere incontanente in uno fuoco, il quale fece uno sì fiatoso fummo, che tutte le contrade appuzzoe.
Esempio: Vill. G. 892: Piovvono grandissima quantità di vermini,.... che appuzzarono tutta la contrada.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 84: L'odore appuzza, assorda 'l rombo e 'l tuono, Accieca il fumo, e il foco arde e s'apprende.
Definiz: § I. E per semplicemente Infettare, Ammorbare, Guastare. –
Esempio: Tedald. Agric. 21: Rischiano d'esser pasciuti dalle bestie, e massime dalle capre, le quali colla saliva loro appuzzano tutte le piante quando son piccole.
Esempio: E Tedald. Cult. Vit. 15: Acciò che quello umore.... non possa, spargendosi sotto la terra, appuzzar le barbe delle viti, che vi fossero di nuovo piantate.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 100: Va per mezzo il mercato.... guardandosi d'intorno se vedesse nessuno, cui potesse col fiato appuzzare.
Esempio: Dant. Inf. 17: Ecco colei [la Frode] che tutto il mondo appuzza.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 2, 330: Tutto il mondo appuzza, cioè corrompe e guasta col suo iniquo e fraudolente adoperare.
Esempio: S. Cater. Lett. 4, 66: Abbondano in miserabili e scelerati vizj, intantochè con essi appuzzano tutto quanto il mondo.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 1: Cecco, 'l morbo d'amor tanto m'appuzza, Che 'l guarirne sare' difficil cosa.
Esempio: Soldan. Sat. 52: La novità, del ver sempre nemica, Qual maligno vapor gl'ingegni appuzza.