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1) Dizion. 5° Ed. .
ABOMINARE e ABBOMINARE.
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ABOMINARE e ABBOMINARE.
Definiz: Att. Aver grandemente in orrore, Detestare, Esecrare.
Dal lat. abominari. −
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 328: Lo suo fratello gli dica, che per gli danari, li quali occultamente avea, sia così abbandonato e abominato da tutti gli frati.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 173: Iddio gli ebbe in odio, abominandogli per la superbia loro.
Esempio: Bern. Orl. 8, 5: E l'arroganzia e la prosunzione, La quale Iddio ha sempre abbominata.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 39: Con tuttociò se ben non abbomina questa azione, non è però che non ne senta affanno.
Esempio: Tass. Pros. div. 4, 405: Il nome di luterano e d'eretico era da me, come cosa pestifera, abborrito e abominato.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 462: Datosi a vedere per tutto Atene, non v'ebbe chi non abbominasse l'indegno fatto di Nicodromo, e non ne maledicesse l'autore.
Esempio: Segner. Mann. magg. 7, 2: Qual maraviglia è però, se Dio non sol gli abborrisca, ma ancor gli abbomini?
Definiz: § I. Figuratam. −
Esempio: Bentiv. C. Teb. 208: Già presago Arion conosce, e sente Alle mal rette briglie il signor nuovo, Ed ha in orror dell'empio Edippo il figlio: Vien furiando e abominando il peso, Più dell'usato indomito e feroce.
Definiz: § II. Abominare, per Avere a nausea, in fastidio.
Definiz: § III. Per Porre in abominazione, Vituperare. −
Esempio: Dant. Conv. 332: Sono molti tanto presontuosi, che si credono tutto sapere, e per questo le non certe cose affermano per certe; il qual vizio Tullio massimamente abomina nel primo degli Ufficj.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 243: Tu se' fortemente accusato, e fucci detto che tu ci hai abominati fortemente e vituperati innanzi al popolo.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 55: Egli, che stizzosissimo era, con i suoi versi, i quali erano molto velenosi, gli trafisse nel vivo, ed in maniera gli abominò, che si disse che alcuni di loro, per dolore della ricevuta ingiuria, se stessi impiccarono.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 120: Tu predicavi Iddio, e non lo cercavi; abominavi i demonj, e gli adoravi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 61: Passò ben a ragione ad abbominare, con pubbliche scritture e con parole infiammative, le incarcerazioni arbitrarie.
Definiz: § IV. Presso gli antichi si trova pure usato nel significato di Accagionare, Imputare, Accusare con abominazione e vituperio. −
Esempio: Malisp. Stor. fior. 111: E come il papa ebbe a sè in pieno concilio i detti ambasciadori, abominò Federigo de' detti tredici articoli essere colpevole.
Esempio: Comp. Din. Cron. 64: I capi de' reggenti sappiendo di certo che abbominati sarebbon al Santo Padre, deliberarono andare a Perugia, dove era la corte.
Esempio: Vill. G. 277: Ma quando doveano combattere, feciono sonare la ritratta, onde furono abominati che 'l fecero per guadagneria.
Esempio: Vill. M. 448: Per la qual cosa i capitani gli abominavano contro alla parte (cioè, d'esser contro).
Esempio: Vell. Cron. 124: Bene furono molti che l'abominarono essere fatto con sua coscienza.
Esempio: Morell. Cron. 305: Funne preso Samminiato di Guccio; ed esso rivelò tutto, e abbominò Ardingo suo fratello.