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1) Dizion. 5° Ed. .
OGGETTO, OBBIETTO e OBIETTO.
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OGGETTO, OBBIETTO e OBIETTO.
Definiz: Sost. masc. Qualsivoglia cosa o entità reale o possibile, in quanto è appresa o apprendibile dall'intelletto; Termine del pensiero. ‒
Esempio: Savonar. Pred. 22: Ma se si potesse fare che li obietti dello intelletto fussino così coniunti allo intelletto come sono le cose corporali coniunte alli sensi, senza dubio quelle dello spirito sariano maggiori delettazioni assai che non sono quelle della carne e del senso.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 4, 1: Se un pensiero di qualche abbominevole oggetto ti molesti contro tua voglia, sia di bestemmia, sia di fraude, sia di furore, sia di lascivia, non però mai diventi tu abbominevole.
Esempio: Leopard. Poes. 138: Alfin l'errore e gli scambiati oggetti Conoscendo, s'adira.
Esempio: Giobert. Error. 1, 348: Come mai l'unione (del soggetto col predicato) si potrebbe fare da principio, se lo spirito non la ricevesse bella e fatta dall'oggetto delle sue intuizioni?
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 76: Fino che la cosa non la pensiamo noi come esistente (cioè come avente un'esistenza o possibile o reale), ella è nulla, ella non è un oggetto del nostro pensiero, un'idea.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. 1, 201: Egli è facile di vedere che la distinzione sopraccennata non reca alcun servigio all'uopo di spiegare in che modo il termine del senso possa divenire oggetto dell'intelletto.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. appr.: Il termine dunque del senso e l'oggetto dell'intelletto sono diversi e contrarj essenzialmente.
Definiz: § I. E per Termine del senso corporeo; Qualsiasi cosa, in quanto può fare impressione sugli organi dei sensi. ‒
Esempio: Dant. Parad. 30: Come subito lampo che discetti Gli spiriti visivi, sì che priva Dell'atto l'occhio di più forti obbietti; Così ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 50: Così 'l desio, che seco non s'accorda Ne lo sfrenato obietto, vien perdendo, E per troppo spronar la fuga è tarda.
Esempio: Med. L. Op. 1, 100: Ma voi (parla agli occhi) sentite ben pel mio dolore, Perchè mirate il più gentil obbietto Che aver possiate.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 483: L'obbietto de gli occhi sono i colori, dell'udito i suoni, dell'odorato gli odori ed i sapori del gusto, i quali si chiamano da' filosofi sensibili, che tanto viene a dire quanto gli obbietti de' sensi.
Esempio: Pallav. Tratt. div. 88: Non potè sottrarsi a pupille così lincee, a cui non ostava nè foltezza di tenebre, nè densità di mezzo, nè lontananza d'oggetto.
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 208: Errori così considerabili.... m'hanno fatto credere dovere essere cosa di gran momento, trattandosi del giudicare gli oggetti, il riconoscere i modi con che da' sensi ci vengono portati.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 394: Come poi gli spiriti sieno mossi dagli oggetti esterni, è un'altra quistione, nella quale pure i filosofi poco s'accordano.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 118: Se un obbietto candidissimo riflette la luce, e manda all'occhio nostro i suoi raggi a traverso di un mezzo limpidissimo ed ugualmente rischiarato, egli è manifesto che al nostro senso perverrà puro ed intatto il candore.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 58: Sostenne (il Condillac) che l'oggetto del senso e quello della memoria sono essenzialmente una cosa medesima.
Esempio: E Rosmin. Orig. Id. 2, 73: La percezione è limitata all'oggetto percepito.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 29: Queste sustanzie, poichè fur gioconde Della faccia di Dio, non volser viso Da essa.... Però non hanno vedere interciso Da nuovo obbietto.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 429: Sì che l'intelletto anche d'uomini materiali e ignoranti affisi le deboli sue pupille al fulgore degli obbietti divini.
Definiz: § III. E per Fine, Intento, Scopo, propostosi. ‒
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 254: Ho ben desiderio d'essere (uomo da bene).... quello è il mio primo obietto ed il mio fine.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 90: Il beneficare per sè medesimo sanza altro obietto, è cosa generosa e quasi divina.
Esempio: Giannott. Op. 1, 3: Mediante la popularità, l'obietto della quale è la libertà, si satisfà a quelli che sono d'essa desiderosi.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 39: Questi sospetti e fievolezze facevano più animosi in ogni affare quei cittadini che avevano per oggetto ristringere quel governo.
Esempio: Tass. Lett. 2, 55: Ogni arte ha per oggetto il bene e la perfezion de le opere sue.
Esempio: Baldin. Lez. 10: La quale (la pittura) ha per oggetto l'imitare egualmente il bello e 'l brutto.
Esempio: Viv. Relaz. 264: Debbonsi porre in campo i rimedi più facili e praticabili, che.... abbiano per oggetto di ridurre primieramente la città di Pisa con le sue campagne non tanto obbligate a difendersi coll'alzamento degli argini e de' muricciuoli.
Esempio: Magal. Lett. 148: Dopo fatto il piego per Firenze, dove è acclusa altra lettera per voi, parendomi fatica a riaprirlo, vi fo queste righe, oggetto delle quali è il pregarvi a far fare diligenza d'un certo liberculo, che ec.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 4, 381: Non vi è cosa più profittevole della critica, quando ella sia fatta coll'unico oggetto di raffinare il proprio intendimento.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 234: La gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 266: L'obbietto e l'intento della vita nostra, non pure essenziale ma unico, è il piacere stesso.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 254: Fuor di ciò non intend'io Perchè brami il nome mio; Ma qualunque sia l'oggetto, T'ubbidisco e ce lo metto.
Definiz: § IV. Parlandosi di volontà, sentimento, affetto, e simili, vale Termine a cui tende o si volge. ‒
Esempio: Dant. Purg. 17: Lo natural (amore) fu sempre senza errore; Ma l'altro puote errar per malo obbietto, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Il ben ch'è del volere obbietto, Tutto s'accoglie in lei.
Esempio: E Dant. Conv. 247: Siccome il divino Amore è tutto eterno, così conviene che sia eterno lo suo oggetto di necessità.
Esempio: Bern. Orl. 60, 4: Il disio per istinto naturale Ha per obbietto il bene, e lo procura.
Esempio: Bemb. Asol. 24: Niuno appetito ha in noi tanto di forza, nè con sì possente impeto all'obbietto propostogli ci trasporta, quanto ec.
Esempio: Salv. Dial. Amic. 39: Chi ne volesse più minuta ragione ponga mente all'oggetto di tutta l'amicizia, e troverrà la cagione e la necessità della cosa che io vi ragiono; perciocchè, secondo la qualità degli oggetti, hanno eziandio qualità le podestà e gli affetti e gli abiti del nostro animo. Oggetto diciam noi quella cosa, nella quale ciascuna cosa spezialmente ragguarda, come in suo vero fine: e oggetto ragguagliato diciam noi, sempre ch'egli è guardato tutto e da tutta la cosa che lo ragguarda.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 367: Quella venerazione che ha per oggetto la virtù del venerato e l'altre benefiche prerogative di lui,... è compagna e quasi figliuola dell'amore.
Esempio: Parin. Poes. 18: Assai pensasti a te medesmo: or volgi Le tue cure per poco ad altro obbietto Non indegno di te.
Esempio: Mont. Poes. 2, 293: Più la contemplo, più vaneggio in quella Mirabil tela; e il cor, che ne sospira, Sì nell'obbietto del suo amor delira, Che ec.
Esempio: Giust. Vers. 62: Oh, se per nuovo obietto Un dì t'affanna giovenil desio, Ti risovvenga del materno affetto!
Esempio: Giobert. Ges. mod. 1, 297: Se il lettore viene a sospettare che i lazzi siano un palliativo dell'ignoranza, l'ilarità sua muta oggetto e si esercita alle spalle di chi deride.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 312: Vedersi oggetto di tante cure, di tanto studio.... questo fin da' primi anni gli avvezza (i fanciulli) a credersi troppo gran cosa nel mondo.
Esempio: E Capp. Scritt. 1, 349: Nè a voi disdice fermar qualche volta la vostra attenzione a quello che fosse ne' secoli che ci precedettero, la Toscana obbietto delle vostre cure e argomento de' vostri studj.
Definiz: § V. Figuratam. ‒
Esempio: Giobert. Primat. 566: È cosa brutta.... che i regnanti, rovesciando la morale di Cristo, levino al cielo i superbi figliuoli del secolo.... e trascurino gli umili e i tapini, che sono gli eletti di Dio e l'oggetto più caro delle sue compiacenze.
Definiz: § VI. E parlandosi di intelletto, per Termine razionale a cui tende. ‒
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 94: Ancora le scienze delle cose vili e cattive sono buone ed onorabili, in quanto scienze, perchè anch'esse come tali, fanno perfetta l'anima e intelletto nostro, l'obbietto del quale è la verità.
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 3 t.: Di due sorti si ritrova il conoscimento intellettivo: l'uno è semplice e puro, per il quale al vero istesso, che è l'oggetto de gli intelletti, drittamente e senz'alcuno aiuto, subito si perviene.
Definiz: § VII. E in particolare per Termine dell'amore, del pensiero amoroso, Persona amata; nel qual senso si usa spesso in locuzioni figurate, come Caro oggetto di alcuno, Amato, oggetto di alcuno, Oggetto dei pensieri, della vista di alcuno, e simili. ‒
Esempio: Petr. Rim. F. 282: Soleano i miei penser soavemente Di lor oggetto ragionare inseme.
Esempio: Bemb. Asol. 62: Nè sogliono gl'innamorati giovani con sì poco frutto mirare ne gli obbietti delle loro luci, come quelli fanno che non sono innamorati.
Esempio: Car. Rim. 5: Ben ho del caro oggetto i sensi privi, Ma 'l veggio e 'l sento e l'ho ne l'alma impresso.
Esempio: Tass. Rinald. S. 5, 51: Ad Olinda al fin pur arrivai, Stabil oggetto d'ogni pensier mio.
Esempio: Fag. Comm. 6, 380: Non maraviglia, che tanto vi premeva di saper chi ell'era; volevate essere informato delle qualità dell'amato oggetto.
Esempio: Leopard. Poes. 139: Or quell'Aspasia è morta Che tanto amai. Giace per sempre, oggetto Della mia vita un dì.
Esempio: Giust. Epist. 1, 4: Lontano dall'amato oggetto e privo di quei divertimenti che sogliono sollevare lo spirito, considera com'io vivea.
Definiz: § VIII. Per Qualsivoglia cosa o entità materiale. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 238: Qual altro dunque piacevole oggetto Potrei veder giammai, Che mi mettesse in cuor nuova vaghezza?
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 208: Perchè la distanza tra la lente e l'oggetto vuol esser puntualissima, nel guardar gli oggetti che hanno rilievo bisogna potere avvicinare e discostare il vetro, secondo che ec.
Esempio: Segner. Incred. 192: Non ritroverete però mai che si vaglia (il bruto) di una tal perfezione per altro fine, che per provvedersi di oggetti confacevoli al corpo o per iscansare i nocivi.
Esempio: Fiacc. Fav. 1, 81: Suole odïoso rendersi Oggetto anco innocente, Se un già corso pericolo Rammemora alla mente.
Esempio: Leopard. Epist. 1, 49: Ora ella saprà che la nostra posta non trasporta oggetto che non accusi da sè il luogo onde viene.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 256: Il volgo s'inganna pensando che i colori sieno qualità degli oggetti: quando non sono degli oggetti, ma della luce.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 146: Ogni oggetto si poteva distinguere, quasi come di giorno.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 488: Tante accoglienze.... fecero bene anche a Lucia, distraendola alquanto da' pensieri e dalle rimembranze che.... le si risvegliavano, su quell'uscio, in quelle stanzucce, alla vista d'ogni oggetto.
Esempio: Guerrazz. Racc. 286: Con la promessa di portarle alcuno oggetto che fosse appartenuto al misero Guglielmo.
Definiz: § IX. Prendesi anche per Argomento, Tema, Materia; ed anche per Intendimento, Ragione, della trattazione di essi. ‒
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 260: E la ringrazio ch'al mio tosco stile Tal diede obietto e sì famoso al mondo, Ch'invidia me n'aran la Grecia e 'l Lazio.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 95: Tutte le scienze si specificano.... dagli obbietti loro, cioè pigliano la degnità e perfezione loro dal subbietto.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 2: Essendo a' mesi passati un nuovo splendore in cielo apparito, sì come è stato degno motivo della vostra maraviglia, così sarà al presente non indegno oggetto della vostra investigazione.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 427: Ma perchè il mio trattato sia totalmente spirituale, conviene in prima che 'l suo obbietto, onde traggono lor natura gli atti nostri, sia totalmente spirituale. Nè obbietto più spirituale m'occorre, che 'l far l'uomo spirituale.
Esempio: Red. Lett. 1, 192: Sono oggetto degnissimo dell'applicazione di V. Signoria Illustrissima le nozze serenissime.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 91: Se ne sono aggiunte a quelle (cognizioni) molte altre prodotte dal metodo sperimentale e matematico, felicemente introdotto in tutti gli studj che àn per oggetto le cose naturali.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 761: Rispondo ringraziando e rallegrandomi ch'Ella intenda alla medicina legale aggiungere dignità, proponendole per fine la prosperità non solamente corporea, ma morale e intellettuale degli uomini, e per oggetto non solamente la rimozione del pericolo e del danno, ma il vero e il giusto.
Definiz: § X. E per Ciò che dà motivo a contesa, lite, contrasto, e simili. ‒
Esempio: Metast. Dramm. 8, 333: Sì grande è l'oggetto Di tanta contesa, Che tèma e rispetto Dubbiosa mi fa.
Definiz: § XI. Vale anche, Ciò che dà argomento, motivo, occasione a un sentimento o a qualsiasi manifestazione dell'animo. ‒
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 444: Non essendo oggetto di tèma se non ciò che apporta male.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 30: Opera (il gruppo della S. Teresa), che per gran tenerezza e per ogni altra sua qualità fu sempre oggetto d'ammirazione.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 48: Va', che infingarda, e vile Per me ti chiamo, e sei Oggetto di disprezzo agli occhi miei.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 441: All'apparir di quell'uomo, oggetto ancor poche ore prima di terrore e d'esecrazione, ora di lieta maraviglia, s'alzò nella folla un mormorio quasi d'applauso.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 149: La cupola del Brunelleschi è oggetto di maraviglia allo straniero, di studio all'artista, d'orgoglio a questo popolo, che serba tuttavia un sentimento della passata grandezza.
Definiz: § XII. E per Materia in cui si esercita l'attività umana, come di commercio, d'industria, e simili. ‒
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 49: I principali oggetti di questo traffico erano dalla parte delle colonie inglesi le manifatture inglesi...; e dalla parte degli Spagnuoli oro ed argento vergati e monetati, cocco e droghe medicinali, ec.
Definiz: § XIII. Nel linguaggio dei Grammatici, vale Quel termine che riceve l'azione del verbo, facendo nel discorso l'ufficio stesso dell'accusativo latino.
Definiz: § XIV. Per Obiezione, Difficoltà. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 113: Quanto al venire in casa di m. Francesco, non mi piaceva; ora sarà levato questo obietto, sendo lui venuto costaggiù.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 91: Ma come faremo noi a rispondere all'altro obietto degli avversarj intorno a' tagli, che asseriscono che fussero fatti dal Bernino per le scale, che dal pavimento della chiesa scendono alle quattro cappelle sotto le nicchie?
Definiz: § XV. Si disse anche per Cosa posta a rincontro di un'altra. ‒
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 70: Le superficie globulente sono di tante varie oscurità e chiarezze, quante sono le varietà delle oscurità e chiarezze che gli stanno per obietto.
Esempio: E Vinc. Tratt. Pitt. 329: La superficie di ogni corpo opaco partecipa del colore del suo obietto, e tanto più o meno quanto l'obietto gli sarà più vicino o remoto.
Definiz: § XVI. Per Ostacolo. ‒
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 306: Il moto riflesso è quello che nasce dalla percussione del moto incidente negli obietti particolari del fondo e dell'argine.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 33: Le palle dell'artiglieria venendo, parte per la lontananza d'onde eran tratte, parte per lo obietto di que' materassi, facevan nessuno o poco danno.
Definiz: § XVII. Oggetto comune. ‒
V. Comune, adiettivo, § XXXIV.
Definiz: § XVIII. Oggetto d'arte, si dice Ogni lavoro di pittura e di scultura od anche di arti minori, come cesello, tarsia, e simili. ‒
Esempio: Guast. Scritt. Art. 246: La Commissione conservatrice degli oggetti d'arte e dei monumenti storici, invitata a mettere il suggello a siffatta proposta, vi andò molto rilente.
Definiz: § XIX. Oggetto universale. –
V. Universale.
Definiz: § XX. A oggetto di una cosa, o di far una cosa, od anche All'oggetto, di una cosa, o di far una cosa; A questo, A quello, A tal oggetto, e simili: maniere che valgono, Per lo scopo, Con l'intendimento, indicati nel contesto; Perchè si faccia, si consegua, avvenga, e simili, la cosa in quello indicata. ‒
Esempio: Viv. Disc. Arn. 19: Dovendo io esequire i riveriti comandi dell'A. V. di riconoscer que' fiumi, ad oggetto di proporre i rimedj più opportuni, validi e pronti, per render la natia fertilità alle campagne circostanti ad Ombrone, fui obbligato ec.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 130: Nell'anno 1304 andò per Firenze un bando, il qual diceva...; e questo fu ad oggetto di far veder una festa che facevasi in Arno.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 50: Ben so.... che 'l farsi macro.... per lungo ed ostinato studio, solo ad oggetto d'una fama e d'una stima mondana, è una vana afflizione di spirito.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 467: Comecchè tutto ciò non per vana e inutil contesa, ma a oggetto solamente di discoprire il vero, sia fatto.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 31: La calce aerata, cui si ebbe ricorso in questo processo, si era a tal oggetto preparata dalla soluzione di spato calcario in acido nitroso, ec.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 342: La seconda.... grava i testatori a lasciar qualcosa allo stesso oggetto.
Definiz: § XXI. A oggetto di una cosa, trovasi anche per A proposito di essa, Per ciò che attiene, occorre, e simili, ad essa. ‒
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 113: Or questo incomparabil signore una mattina.... convocò un'assemblea di tintori, a oggetto del Vocabolario, per informarsi della scala de i colori.
Definiz: § XXII. A oggetto, in costrutto con un verbo mediante la congiunzione Che, forma una maniera congiuntiva, però di raro uso, che vale Affinchè. ‒
Esempio: Crusc. Vocab. III: Inorpellare.... Per metaf. dicesi del Cuoprir con arte che che sia, a oggetto che apparisca più vago di quel che è.