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Dizion. 5° Ed. .
MISCHIARE, e con forma popolare MISTIARE
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MISCHIARE, e con forma popolare MISTIARE. Definiz: | Att. Lo stesso che Mescolare, di cui è forma modificata, |
se pure non viene direttamente da un basso lat. misculari, fattoci supporre dal barbaro commisculari. Definiz: | Usasi per lo più con un compimento retto dalla prep. Con o A. – |
Esempio: | Dant. Inf. 25: L'orribil fiera Per l'altrui membra avviticchiò le sue: Poi s'appiccar, come di calda cera Fossero stati, e mischiar lor colore; Nè l'un nè l'altro già parea quel ch'era. | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 61: E tutto che non beano (le piante) al modo che beono gli animali, tuttavolta il beveraggio del padule si mischia nel loro letame. | Esempio: | E 62: E i purgamenti del mare, se con acque dolci si lavino, e purghino, e si mischino con altre immondizie, faranno l'uficio del letame. | Esempio: | Soder. Op. 1, 100: Di questa sola (dell'acqua semplice) beviamo, come che piace sola, ed è soave al gusto, e la mischiamo con il vino, e n'acconciamo le vivande, e ei laviamo e puliamo con essa, ec. |
Definiz: | § I. E figuratam. – |
Esempio: | Cavalc. Ammon. Paol. 85: Teodosio imperadore ebbe il vizio dell'ira, ma colla iusta ira mischiò grande crudeltà. |
Esempio: | Don. Comp. Music. 107: Non tanto per difetto dell'idioma e de' cantori stessi, quanto per l'usanza di mischiare insieme sentimenti e parole diverse. | Esempio: | Parin. Poes. 19: E non vergogna Di mischiar cotai fole a peregrini Subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti Da volgar fren concetti ec. |
Definiz: | § II. E per Mettere dentro, Infondere, o semplicemente Mettere. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 188: In vaso di venti corbe prendasi uova quaranta; e in alcuno vasello rotte, con mano o con netta granatuzza molto si dibattano, alla perfine una scodella di gromma comune si mischi, e con alquanto vino aggiunto, nel vaso si ponga. |
Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 189: Che 'l mele sia cotto, e ottimamente si schiumi, il quale raffreddato, l'allume molto polverezzato e 'l zucchero strutto in quello si mischi, e con una brocca o secchia di vino in questo commischiato, tutto si ponga nel vaso. | Esempio: | Pallad. Agric. 154: Se vuogli seminar le granella, farai in questo modo. Caverai la terra adentro due piei; mischiavi la cenere. | Esempio: | E Pallad. Agric. 262: In color bianco si muta 'l vin vermiglio, se la lavatura della fava infranta vi si mischi nel vino, ovver tre albumi d'uova per soma di vino, dibattendole ec. | Esempio: | E Pallad. Agric. appr.: E dicon del vin potente diventar soave e leve, se vi si mischi altea, ovver gesso,... ovver seme d'appio, o cenere di sermento. | Esempio: | Alam. L. Colt. 5, 835: Vedrasse in breve Prestar radici lor possenti e larghe 'l rafan sotto terra, e l'altre uscire Al ciel di compagnia, per sè ciascuna Del suo proprio sapor mischiando in essa (nella lattuga). | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 43: E per filantropia, non per guadagno, Vi mischiano (gli appaltatori nel sigaro) le foglie di castagno. |
Definiz: | § III. Per semplicemente Mettere insieme, Accompagnare, Unire. – | Esempio: | Pallad. Agric. 155: La glaba e qualunque ponimento di cedro non desidera grandi intervalli di spazj. Non si dee mischiar con altri arbori. |
Definiz: | § IV. E poeticam., per Render mischio, o mistio. cioè mescolato di alcun che diverso dalla qualità o condizione anteriore o essenziale. – | Esempio: | Petr. Rim. 1, 113: Se bianche non son prima ambo le tempie, Ch'a poco a poco par che 'l tempo mischi, Securo non sarò. |
Definiz: | § V. Pure poeticam., e con proprietà latina, per Confondere, Turbare, Disordinare. – | Esempio: | Salvin. Eneid. 1, 254: E cielo e terra senza il cenno mio Mischiare osate e tante moli alzate? |
Definiz: | § VI. Neutr. pass. Mischiarsi Unirsi, più cose, in modo da confondersi insieme; Mescolarsi. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 5: Se l'aere è buono, temperato e chiaro, e che sustanzia estranea non si mischi con lui, contraria alla complessione dello spirito, fa sani gli abitanti, e conservagli.... Ma s'egli è reo, e con esso si mischino vapori di laghi e di stagni, per i quali si turbi, adopera il contrario, e attrista l'anima, e mescola gli umori, e corrompe le piante. | Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 3, 282: Sì come noi veggiamo nell'arco celestiale essere uno cerchio d'uno colore circumcinto d'un altro circulo d'altro colore, e mischiarsi ne' termini l'un colore con l'altro; così immaginiamo queste due ghirlande, essere circumcinta la prima della seconda, e li raggi insieme mischiarsi, e fare uno nuovo colore: ed insiememente le loro voci, melodiose e di dolce sonoritade, mischiarsi e costituire una nuova melodia. | Esempio: | Galil. Op. IV, 730: Afferma.... esser diversi laghi..., sopra dei quali passano varj fiumi senza mischiarsi; onde bisognerà dire, l'acqua superiore non si continuare con quella di sotto. | Esempio: | Magal. Lett. scient. 31: Coll'aria e col fuoco confusamente mischiandosi, perderebbe (la Terra) ogni primiera sua forma. | Esempio: | E Magal. Lett. scient. 60: Grandissima copia di bava gli usciva per bocca (ad una vipera), e si mischiava col vino. | Esempio: | Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 174: Se l'acque de' fiumi uniti, raunate nell'alveo comune, non si mischiassero insieme, ma corressero distinte, ciascune colle proprie velocità, ec. |
Definiz: | § VII. E figuratam. – | Esempio: | Dant. Parad. 4: La forza al voler si mischia, e fanno Sì, che scusar non si posson l'offesse. |
Esempio: | Car. Eneid. 12, 1159: La fortuna insieme Si mischiò col valore (il lat.: miscentur in unum). |
Definiz: | § VIII. Pur figuratam. e poeticam., con un termine retto dalla particella Di, per Venire ad avere in sè mescolanza di ciò che è espresso dal compimento, Riceverlo confusamente in sè. – | Esempio: | Cas. Rim. 1, 41: Già lessi ed or conosco in me, siccome Glauco nel mar si pose uom puro e chiaro, E come sue sembianze si mischiaro Di spume e conche, e fersi alga sue chiome. |
Definiz: | § IX. E per Introdursi, Allogarsi, in una serie di cose. – | Esempio: | Pucc. A. Centil. 37, 88: E nel mio dire un miracol si mischia, Per dare assempro a molti in questa vita. |
Definiz: | § X. E per Essere insieme, Accompagnarsi, Unirsi. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 4, 48: E però non è vero quello che dice quello platonico, che Platone disse: niuno Dio si mischia con l'uomo. | Esempio: | E S. Ag. C. D. appr.: Ovvero, se li demoni possono esser toccati e mischiati con li uomini, e non essere contaminati, certo sono migliori che li iddii: però che li iddii, se si mescolassono, si contaminerebbono. | Esempio: | Salvin. Teogn. 129: Mischiati tu co' buon, co' rei non mai, Quando tu vai in viaggio, o a mercantare. |
Definiz: | § XI. E figuratam., per Collegarsi, Connettersi. – |
Esempio: | Vill. G. 83: Onde ne pare ragionevole di fare menzione di loro principj ed avvenimenti, e de' loro fatti in questa nostra Cronica, imperocchè molto si mischia a nostra materia de' fatti di Firenze ec. | Esempio: | E Vill. G. 104: I suoi discendenti fecero gran cose, le quali sì mischiano molto a nostra materia. |
Definiz: | § XII. Per Congiungersi carnalmente. – | Esempio: | S. Ag. C. D. 6, 34: Questo non si debbe reputare (che Enoc fosse il primo figliuolo di Caino) perchè si dice che conoscesse la moglie sua, come se allora primamente si fosse mischiato con lei. | Esempio: | E S. Ag. C. D. 6, 35: Onde s'intende così solere parlare la Scrittura, posto che non sempre, quando si legge che furono fatti li concetti delli uomini, nondimeno non solamente quando primieramente si mischiano li sessi. | Esempio: | Salvin. Odiss. 133: Con questa si mischioe Nettunno e generò figlio Nausitoo. |
Definiz: | § XIII. E per Azzuffarsi, Venire alle mani. - | Esempio: | Car. Eneid. 11, 1007: Al terzo assalto Mischiarsi ambe le schiere e l'un con l'altro Vennero a zuffa. | Esempio: | Montecucc. Op. 1, 233: Per difendere un passaggio: prevenire l'inimico, riconoscere i vantaggi, porvi guardie, alzarvi fortini, imboccarlo con artiglieria, caricare e mischiarsi coll'inimico che passa, acciocchè i tiri dell'altra ripa non possano nuocere. |
Definiz: | § XIV. E per Ingerirsi, Intromettersi, in checchessia; costruito anche con la prep. Di, in quanto equivalga a Impacciarsi. – | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 25: Diceva anche severamente ch'era un mischiarsi nelle cose profane, a danno della dignità del sacro ministero. | Esempio: | Capp. Longob. 153: Col non mischiarsi di cose spirituali, i barbari lasciarono sempre più libero agli ecclesiastici il dominio del pensiero. |
Definiz: | § XV. Pure in costrutto con la prep. Di, si usò per Aver relazione, attinenza, con altra cosa. – | Esempio: | Vill. G. 13: La loro signoria (dei re di Francia) si mischia molto de' nostri fatti della città di Firenze, come innanzi faremo menzione. |
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